ANDREA GIANNI
Cronaca

L’ex modella truffata dai chirurghi dei vip: “Soggiogata dai medici. L’hanno spinta a pagare delle cifre iperboliche”

Le motivazioni della condanna: suggestionata e tenuta in stato di dipendenza. “I 3 milioni di euro di risarcimento agli orfani ucraini”

Oksana Moroz

Oksana Moroz

Milano, 10 novembre 2024 –  I giudici evidenziano la “credibilità e attendibilità” dell’ex modella e imprenditrice ucraina Oksana Moroz, anche “in considerazione del preciso e completo riscontro offerto dalla documentazione” agli atti e da elementi “certi e documentali”. Una donna ingannata e spinta a pagare “cifre iperboliche per preparati che si risolvevano in gocce e pillole dal pressoché nullo valore terapeutico”, tenuta in uno stato di “evidente dipendenza” e “soggiogata” dai medici con cui era entrata in contatto tramite conoscenze in comune.

Lo hanno messo nero su bianco i giudici della Corte d’Appello di Milano, nelle motivazioni della sentenza che lo scorso 26 settembre aveva confermato la condanna a due anni e mezzo di carcere nei confronti di Marilena Pizzuto, tra i chirurghi estetici in voga tra i vip, e del marito Santo Gentilcore, imputati per truffa. Secondo l’accusa i due medici titolari di uno studio nel centro di Milano avrebbero ingannato la 63enne diagnosticandole, tra il 2016 e il 2018, una sclerodermia, una grave malattia della pelle, in realtà inesistente per spingerla a curarsi con una terapia innovativa. Terapia per la quale è stata sottoposta a 22 interventi per un costo di quasi 4 milioni di euro versati in diverse tranche, per sostituire i muscoli danneggiati con tessuti riprodotti in laboratorio con il suo stesso Dna. In realtà, in base alle imputazioni, si sarebbe trattato solo di un miscuglio di vitamine, minerali e collagene.

Da qui il processo per truffa nei confronti dei due medici, che tra i clienti avrebbero avuto anche la pop star Madonna. I giudici Rizzardi-Corbetta-Centonze hanno anche confermato il risarcimento di circa tre milioni di euro per la donna, parte civile, assistita dall’avvocato Piero Porciani. Soldi che verranno devoluti per sostenere i bambini rimasti orfani in Ucraina. I due medici, assistiti dall’avvocato Marco Sizzi, potranno presentare ricorso in Cassazione: avevano respinto le accuse negando di aver truffato la paziente, e mettendo in dubbio la sua attendibilità. Secondo i giudici, però, dai documenti emerge “il tentativo ben riuscito di suggestionare la parte lesa al fine di sottoporla a trattamenti presentati come terapeutici ma in realtà non necessari, al solo scopo di ottenere una remunerazione non dovuta”.