
Emis Killa e Fedez (Foto Instagram)
Milano, 22 agosto 2025 – Lo sgombero del Leoncavallo a Milano, avvenuto giovedì 21 agosto, ha suscitato numerose reazioni anche nel mondo dello spettacolo, specialmente da parte di chi ha frequentato il centro sociale.
Tra questi Emis Killa. Il rapper di Vimercate, sul suo profilo social, ha scritto: “Un pezzo della mia storia oggi muore con lo sgombero del Leoncavallo. Non ne ho mai fatto (e mai ne farò) un discorso politico, quanto più una questione morale e d'animo. Tantissimi ragazzi come me hanno forgiato la loro personalità artistica nei centri sociali, il Leo su tutti. Per noi ha significato aggregazione, arte, rispetto per il prossimo. Se ti occupano casa non puoi farci un ca**o ma lo Stato può fare questo con un luogo icona per Milano da oltre trent'anni. Non capirò mai la giustizia italiana”.
“E comunque, sicuramente in molti non condivideranno il mio pensiero e lo posso comprendere. D'altronde non si può mica essere sempre d'accordo su tutto. Innegabilmente io sono di parte per via di ciò che ha significato quel luogo per me e per il mio percorso”, ha aggiunto il cantante che in passato si era esibito nel centro sociale.

Su quanto avvenuto in città si espresso anche Fedez. “L'involucro splendente di una città che è stata svuotata di tutto. Anche della sua stessa identità”, ha scritto il cantante milanese pubblicando sulle storie di Instagram un'immagine del centro sociale deserto.

Duro anche Emis Killa. Il rapper di Vimercate, sul suo profilo social, ha scritto: “Un pezzo della mia storia oggi muore con lo sgombero del Leoncavallo. Non ne ho mai fatto (e mai ne farò) un discorso politico, quanto più una questione morale e d'animo. Tantissimi ragazzi come me hanno forgiato la loro personalità artistica nei centri sociali, il Leo su tutti. Per noi ha significato aggregazione, arte, rispetto per il prossimo. Se ti occupano casa non puoi farci un ca**o ma lo Stato può fare questo con un luogo icona per Milano da oltre trent'anni. Non capirò mai la giustizia italiana”.