Ecco il palazzo del medico di Napoleone

Ecco il palazzo   del medico  di Napoleone

Ecco il palazzo del medico di Napoleone

di Barbara Calderola

Conto alla rovescia per le Gior- nate di Primavera del Fai che porteranno il grande pubblico a Villa Gina, a Concesa, il 25 e 26 marzo. Oggi sede del Parco Adda Nord, in passato “buen retiro” di Pietro Moscati, l’archiatra di Napoleone che proiettò il gioiello al centro della storia di fine Settecento. Passato poi alla famiglia di Silvio Crespi che la dedicò alla moglie, erede della dinastia di imprenditori tessili che diede vita al Villaggio Operaio a pochi chilometri da qui, tesoro Unesco. Il complesso finì all’Opera nazionale Balilla di Bergamo, che la trasformò in un istituto professionale. Dopo la seconda guerra mondiale, Villa Gina divenne il centro di recupero "Casa del Sole" e fu infine acquistata dal Comune di Trezzo. Ora ospita anche il Muva, il Museo della Valle dell’Adda. Un disegno di Leonardo conservato nel Codice Windsor permette di identificare sulla rupe di Concesa, all’incile del Martesana, un’antica casa fortificata, il corpo originario della villa che ha assunto l’aspetto attuale dopo l’intervento di Paolo Bassi, patriota e matematico, che affidò i lavori all’architetto Luigi Cerasoli. Ispirandosi alla villa fiorentina di Fonte all’Erta, al tempo proprietà della famiglia Pasolini in rapporto di parentela con i Bassi, il podestà di Milano che aveva partecipato alle Cinque Giornate fece innalzare i corpi laterali a quello centrale, ordinò di aprire il loggiato che alleggerisce il promontorio e aggiunse un bow-window d’angolo affacciato a finestre gotiche sul panorama. Superbi anche i dintorni, ai piedi della villa, il Santuario della Divina Maternità, gioiello del barocco lombardo, porta al convento dei Padri Carmelitani Scalzi; oltre il canale e il fiume, uno degli scorci più suggestivi della Regione. Prenotazioni sul sito del Fai.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro