
L'aula delle direttissime del tribunale di Milano con un cartello "inagibile" per allarme ebola
Milano, 13 ottobre 2014 - Inizia a sputare sangue in tribunale e si diffonde l'allarme ebola, poi smentito. E' accaduto in mattinata, quando un uomo è stato subito inviato all'ospedale Sacco per accertamenti dopo essersi sentito male in un'aula di tribunale a Milano. E' accaduto a un ghanese, imputato a Milano in un processo per direttissima. L'uomo era seduto nella gabbia riservata ai detenuti insieme a un'altra persona arrestata per aver partecipato al furto di rame, quando ha iniziato ad avvertire dolori e a sputare sangue. Il giudice Bruna Rizzardi, della prima sezione penale del Tribunale di Milano, ha deciso di disporre il ricovero per accertamenti nel nosocomio in zona Roserio, uno dei due presidi nazionali per l'emergenza Ebola. L'aula delle direttissime e' stata chiusa e un cartello segnale che e' "inagibile", specificando di "non accedere". Nel frattempo, la struttura sanitaria ha immediatamente disposto tutti i test accertando che non si tratta del virus. L'imputato, un ghanese da anni residente in Italia, a quanto si e' appreso, e' ancora in ospedale per la diagnosi sul malore che lo ha colpito.