Da una parte i treni regionali di cui la Regione si appresta a riaffidare la gestione per altri dieci anni a Trenord, col rinnovo del contratto che sarà approvato dalla Giunta lombarda previo ok del cda della partecipata. Dall’altra, un trasporto pubblico locale su gomma "al collasso, perché la Regione da 15 anni investe le stesse risorse che sono state erose dall’inflazione, dal costo del lavoro e dei carburanti. Il Tpl regredisce nelle pianure e nelle valli, nelle aree urbane regge solo perché i grandi Comuni hanno investito risorse proprie, ma questo non può durare", attacca Emilio Del Bono, l’ex sindaco di Brescia oggi vicepresidente del Consiglio regionale, al convegno “Tutti a bordo“ organizzato al Pirellone dal suo partito, il Pd.
Che ha invitato anche l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente (di FdI), secondo il quale, per affrontare i problemi dell’attuale sistema, è indispensabile modificare la legge regionale 6 che disciplina il settore, partendo "dalla riorganizzazione del sistema delle agenzie di bacino che così come sono, particolarmente diversificate, non vanno bene". Ma "non condivide" l’accusa di una disparità di trattamento tra ferro (Trenord) e gomma: "Noi continuiamo a distribuire come in passato 200 milioni alle ferrovie e 200 al Tpl. Ho chiesto al bilancio 30 milioni in più" per quest’ultimo "però per la questione della parte corrente non ci sono, proveremo ad avere qualcosa in più dal fondo nazionale trasporti". E però, obietta Del Bono, "90 milioni di euro in più da destinare ogni anno a Trenord per la parte corrente la Regione li trova". Col nuovo contratto, aggiunge, arriverà "a circa 450 milioni" il finanziamento complessivo alle ferrovie regionali che, però, "trasportano solo un quarto dei pendolari lombardi".Giulia Bonezzi
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