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E il Monzino usa la maglietta hi-tech per monitorare i pazienti a casa

Il dispositivo sperimentale consegnato anche a 15 malati di Covid: i sensori per controllare i parametri sono nel tessuto

Si può definirla senza sbagliare una maglietta della salute, ma è tutt’altro che una canottiera il sofisticato dispositivo attraverso il quale, da metà aprile, il Centro cardiologico Monzino monitora quindici suoi pazienti dimessi dopo una polmonite da Covid. Anche l’Irccs specialistico – uno degli “hub“ sui quali sono state dirottate in emergenza le urgenze di cardiologia interventistica, cardiochirurgia e chirurgia vascolare – ha ricoverato alcuni malati di Covid arrivati al suo pronto soccorso (creando due aree separate, spiegano dal Monzino, una per i positivi e una per i “sospetti” in attesa di tampone, in modo che il resto dell’ospedale rimanesse “Covid free”). E una volta dimessi li ha coinvolti in un protocollo sperimentale (che prevede una raccolta di dati per una ricerca) nato per i pazienti dell’unità Scompenso e cardiologia clinica diretta dal professor Piergiuseppe Agostoni.

Un protocollo che sostituisce ai saturimetri e agli altri strumenti affidati ai malati in monitoraggio domestico una semplice t-shirt da indossare, dotata di sensori per misurare i parametri. "Una seconda pelle elettronica – la definisce il professor Agostoni –, risultato di una tecnologia avanzatissima, in grado di eseguire un monitoraggio cardiorespiratorio, senza elettrodi né cavi, grazie a particolari micro-trasduttori incorporati nel tessuto. L’avevamo utilizzata per sorvegliare l’attività fisica diurna e le apnee nel sonno, e ci ha permesso di evidenziare condizioni cliniche insospettate o interpretare sintomi non chiari; ci è sembrata quindi uno strumento perfetto per tenere sotto controllo i nostri pazienti" reduci da una polmonite da Covid, "senza obbligarli a tornare in ospedale".

Le magliette vengono consegnate loro già configurate alla dimissione, insieme a un router portatile per trasmettere i dati anche senza connessione, le istruzioni e un numero da contattare in caso di problemi tenici. La maglietta hi-tech, spiega Agostoni, può registrare un elettrocardiogramma a 12 derivazioni, "lo stesso che eseguiamo nei nostri ambulatori, e misura frequenza cardiaca, saturazione arteriosa, meccanica e frequenza respiratoria".

Il periodo standard di utilizzo sono 14 giorni, il paziente nel corso della giornata può indossare la t-shirt quanto vuole ma deve farlo per un minimo di due ore, "durante le quali deve alternare, a intervalli prestabiliti, riposo ed esercizio fisico standardizzato, vale a dire una camminata tra le mura domestiche, al passo che ognuno riesce a sostenere. In questo modo possiamo confrontare i parametri nelle due situazioni e otteniamo anche che il paziente effettui la quantità di movimento fisico in casa che è funzionale alla guarigione".

"Pur essendo un concentrato di altissima tecnologia, si tratta di un dispositivo user friendly, non invasivo e quindi gradito ai pazienti – conclude il professore -. Sono in studio soluzioni ancor più semplificate e a breve ci sarà la possibilità di misurare la temperatura, un dato significativo per chi ha contratto il coronavirus".

Giulia Bonezzi