È a forte rischio la salute mentale degli adolescenti

Maria Rita

Parsi

I minori-bambini, preadolescenti, adolescenti respirano, oggi, il clima in cui sono immersi gli adulti che è fatto di paure, dubbi, incertezze, minacce, pericoli per il futuro affettivo, lavorativo, sanitario, spirituale, non solo delle famiglie ma del mondo. E, in molti casi, rischiano, in questo tesissimo momento, di perdere la loro nascente e futura salute mentale. Sospesi, come sono, tra una pandemia che, dopo due anni, ancora miete vittime e che ha cambiato le loro vite, ingabbiato i loro volti e i loro corpi, intaccato i loro rapporti tra coetanei, il loro bisogno di muoversi, incontrarsi, studiare, sperimentare, innamorarsi, divertirsi e la follia di una guerra quotidiana i cui bollettini di morte intaccano in loro la fiducia sul come i potenti che governano il mondo possano e sappiano, mettendosi in discussione e collaborando tra loro, tenere in considerazione gli umani bisogni e le speranze di pace e benessere di tutti i popoli. Così, “il Popolo dei Bambini, dei preadolescenti, degli adolescenti” si sente oppresso e limitato. E, in molti casi, esprime il proprio disagio e lo fa chiudendosi “a riccio” e isolandosi , immergendosi pervasivamente sul virtuale o diventando rabbioso, aggressivo, violento per manifestare, ammalandosi, la propria angoscia, sfiducia, delusione. Disturbi dell’alimentazione, del sonno della crescita, dell’apprendimento, della socializzazione sono in crescita esponenziale e fanno da “punta dell’iceberg” di ciò che potrebbe trasformarsi in una scioccante restituzione dei traumi che hanno subito e stanno ancora subendo. Infatti, il popolo dei minori, nei paesi della Nato è vissuto in società che, per 76 anni, hanno garantito la pace sociale ed economica ai loro abitanti e nelle quali un sostanziale benessere, una libertà di esprimersi, di muoversi e di contare ha accompagnato le tappe della loro crescita. Rinunciare, all’improvviso, a tutto questo, com’è traumaticamente accaduto a noi tutti per il Covid 19 e sentire questa nuova calamità costituisce un’emergenza che non può essere sottovalutata.