Due omicidi e ora l’incubo delle rapine in villa

Le forze dell’ordine tracciano un bilancio degli episodi di criminalità che hanno segnato un 2022 di sangue e paura sul territorio

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di Monica Autunno

Il contrasto alle baby gang, gli arresti per l’omicidio del giovane Simone Stucchi a Pessano con Bornago, in primavera un drammatico omicidio in famiglia a Melzo, a fine anno il ritorno dell’incubo delle rapine in villa a Inzago. Un anno di attività intensa per i Carabinieri della compagnia di Pioltello e non senza fatti di cronaca di rilievo in tutto il bacino dell’Adda Martesana. A fine gennaio 2022 la prima importante operazione anti baby gang a Carugate, con l’arresto, qui e nella vicina Brugherio, di tre giovanissimi, responsabili, nel corso di diversi episodi, di rapina aggravata in concorso, lesioni personali, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di armi. L’episodio più efferato si era consumato a Carugate, quando il terzetto aveva minacciato, picchiato e rapinato un 33 enne per strada. 16 e 17 anni l’età dei tre arrestati, l’identificativo social della banda "20061", corrispondente al cap del comune. Il 15 giugno, dopo quasi un anno di indagini complesse, una maxi retata all’alba e i 24 arresti di altrettanti giovani e giovanissimi coinvolti nella rissa avvenuta il 29 settembre 2021 a Pessano con Bornago e nel corso della quale era stato ucciso a coltellate il 21enne vimercatese Dimitry Simone Stucchi. Le accuse, a vario titolo, quelle di concorso in omicidio, rissa aggravata, lesioni personali, detenzione di stupefacenti, tentata estorsione in concorso e porto di armi. Le indagini dei militari della compagnia di Pioltello e del nucleo investigativo di Milano avevano ricostruito i fatti.

Il 6 dicembre scorso sono arrivate le prime sette condanne con rito abbreviato. Due imputati di omicidio restano a processo in Corte d’Assise. Dalle bande a un tragico omicidio in famiglia, quello di Lucia Cipriano, 84 anni, trovata, senza vita e fatta a pezzi, nella vasca da bagno del suo appartamento a Melzo, in via Boves, il 25 maggio.

Un delitto "senza storia". In carcere, poche ore dopo, la figlia 58 enne Rosa Fabbiano, accusata di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. La morte della Cipriano risaliva, probabilmente, a marzo. Il ritrovamento era avvenuto in occasione di una visita a Melzo di una seconda figlia, preoccupata per il silenzio della madre.

Rosa aveva riferito ai familiari di aver ricoverato l’anziana, affetta da demenza, in una casa di riposo. Gli esami autoptici sui resti dell’anziana, a carico di esperti di esami dei tessuti, si sono conclusi da poco. Da registrare infine la rapina in villa consumatasi la sera dello scorso 24 ottobre a Inzago, nel quartiere del villaggio residenziale, quando due anziani coniugi sono stati aggrediti, violentemente picchiati e sequestrati da una banda di sconosciuti incappucciati.