Garbagnate, due mesi senza stipendio: proteste alla Pertini

Gli operatori sanitari e infermieri della cooperativa Carpe Diem che ha in appalto alcuni servizi nella Rsa aspettano anche la tredicesima

Per i sindacati i dipendenti del primo piano della cooperativa stanno lavorando gratis

Per i sindacati i dipendenti del primo piano della cooperativa stanno lavorando gratis

Garbagnate Milanese, 24 maggio 2022  - Da marzo senza stipendio e ancora in attesa della tredicesima 2021. Stato di agitazione tra lavoratori e lavoratrici della della cooperativa Carpe Diem che ha l‘appalto di alcuni servizi socio-sanitari all‘interno della Rsa Pertini di Garbagnate Milanese. "Da settimane c‘è malessere e disagio tra i dipendenti che aspettano lo stipendio di marzo e aprile, le responsabilità di questa condizione sono dell‘Asst Rhodense che gestisce la Rsa e della Cooperativa che non paga gli stipendi e neanche i contributi all‘Inps - dichiara Agata De Matteis rappresentante Si Cobas e Slai Cobas -. Abbiamo chiesto risposte, ma è un continuo rimpallo di responsabilità. E così operatori sanitari, infermieri e altre figure professionali del primo piano della struttura, tutti dipendenti della cooperativa, stanno lavorando gratuitamente. Nelle scorse ore abbiamo inviato una lettera alla direzione per chiedere un incontro, ma stiamo anche organizzando un presidio di protesta per rivendicare dignità e salario".

Secondo il sindacato di base quello che sta accadendo nella struttura che ospita 150 anziani è la punta dell‘iceberg di un "gioco politico" che tra appalti e servizi esternalizzati della ristorazione, lavanderia, portineria e assistenza infermieristica, ha danneggiato i lavoratori. "Gli appalti nei servizi socio-sanitari, e in particolare nella Rsa, rappresentano una strategia politica di Regione Lombardia che opera in modo indisturbato provocando un assurdo e paradossale sbilanciamento di servizi socio sanitari verso il privato - si legge nel comunicato stampa firmato dal sindacato di base -. Un privato concepito con un sistema di cooperative creato ad hoc per sfruttare i lavoratori che vivono in uno stato di precarietà perenne, un privato che abbassa i costi del personale attraverso appalti e subappalti, lavoratori che hanno il contratto delle cooperative sociali che è penalizzante rispetto al contratto della sanità". Intanto nella casa di riposo di via Per Cesate Si Cobas e Slai Cobas preparano un presidio di protesa, "bisogna mobilitarsi in prima persona, per riprenderci quello che ci hanno tolto e far sentire la nostra voce".

La cooperativa sociale Carpe Diem, che ha sede in provincia di Padova, spiega che i ritardi nel pagamento degli stipendi sono dovuti alla "burocrazia", "noi abbiamo chiesto la rateizzazione di una cartella Inps a febbraio, avendo dei problemi di liquidità, ma non ci è stata concessa. Ora attendiamo la risposta delle Agenzia delle entrate perchè avendo il Durc irregolare abbiamo tutto bloccato e quindi glieEnti che ci debbono dei soldi per le prestazioni corrisposte non pagano - dichiara la presidente e legale rappresentante della cooperativa Natascia Piscopo - quando riusciremo a sbloccare questa situazione verranno pagati gli stipendi e la tredicesima. I nostri dipendenti lo sanno che il 18 di ogni mese gli viene accreditato lo stipendio".

 

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