Due mesi in prova ai servizi sociali per la giovane promessa del calcio

Fino a due anni fa sembrava destinato al pallone, poi le amicizie sbagliate e qualche guaio con la giustizia

Polizia

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Cuggiono (Milano) - Altri due mesi di messa alla prova ai servizi sociali. Anche la seconda sentenza del giudice presso il tribunale per i minorenni ha voluto dare fiducia al sedicenne cuggionese concedendogli la possibilità di reinserirsi nella società senza particolari restrizioni. Questa volta il ragazzo, difeso dall’avvocato Riccardo Grittini, era andato a processo per ricettazione. Reato che si andava ad aggiungere a quello più pesante commesso a Milano quando aveva tentato il furto di una moto insieme ad un amico. Venne arrestato in flagranza dalla Polizia.

Per quest’ultimo episodio il tribunale per i minorenni gli aveva concesso l’affidamento in prova della durata ad un anno. Periodo che si allungherà con l’ultima sentenza. In tanti fanno il tifo per il ragazzo che, fino a due anni fa, era considerato una promessa del calcio. Aveva fatto provini e si era allenato con società professionistiche nei vari settori giovanili, tanto da far pensare ad un suo futuro nel mondo del pallone.

Poi le amicizie sbagliate e qualche guaio con la giustizia lo hanno messo sulla cattiva strada. Fino ad arrivare a due processi che però, vista la giovane età e tutte le credenziali in regola per poter uscire da questo tunnel, lo hanno visto in entrambi i casi uscirne senza conseguenze. Non avrà divieti particolari e dovrà soltanto seguire dei programmi di recupero che potrebbero includere anche il volontariato. Il cuggionese era ed è tuttora nel mirino della più blasonata società calcistica del Marocco. Quel Raja Casablanca che vorrebbe conoscerlo e magari fargli indossare la propria divisa. Un’opportunità che non è ancora sfumata per il sedicenne.

 

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