REDAZIONE MILANO

Due ex sindaci e due donne nella giunta di Vanzago

A Sangiovanni il IV Binario, a Nava il patrimonio

Due ex sindaci e due donne nella giunta di Vanzago

Due donne e due uomini, entrambi ex sindaci. Esperienza amministrativa e competenza. È la giunta comunale nominata dal neo eletto sindaco di Vanzago, Lorenzo Musante, della lista di centrosinistra “Insieme in cammino“. Il primo cittadino, trentenne al suo primo mandato, ha tenuto le deleghe al bilancio, sicurezza, commercio, ambiente ed ecologia, attuazione del programma. Nella squadra che lo affiancherà per i prossimi 5 anni ha voluto il sindaco uscente, Guido Sangiovanni, al quale ha assegnano la delega al IV Binario-potenziamento Rho Parabiago. Come dichiarato in campagna elettorale una delle priorità del sindaco Musante è la gestione del progetto di potenziamento della linea ferroviaria con la realizzazione del quarto binario da Rho a Parabiago, un progetto sovracomunale di Rfi ma che avrà un impatto importante sul territorio: "Saremo impegnati a controllare in un contradditorio attento la cantierizzazione dell’opera e ricucire la frattura territoriale che la stessa comporterà affinché possano essere minimizzati gli impatti negativi per cittadini e territorio". E per fare questo ha scelto il sindaco uscente dal doppio mandato Guido Sangiovanni, che conosce molto bene la materia. Secondo ex sindaco richiamato in giunta, è Roberto Nava, con deleghe a patrimonio e manutenzioni, pianificazione del territorio, cimiteri e personale. Nava è stato sindaco dal 2004 al 2014.

La poltrona di vicesindaco va a Laura Donghi, con deleghe a cultura, sport e tempo libero, giovani e comunicazione. Torna in giunta, dopo una pausa di 5 anni, M’buyi Wa Kalombo assessora con deleghe a scuola, servizi sociali e politiche di genere. "La giunta è già pronta per lavorare – dichiara Musante –. È una squadra competente per l’attuazione del programma amministrativo che è stato scelto in modo netto da cittadini cittadini vanzaghesi alle amministrative dell’8 e 9 giugno". Roberta Rampini