MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Rapine, droga e violenze alla stazione Centrale di Milano: viaggio tra i tunnel dei disperati

La fotografia resta la stessa da anni, con bivacchi che risorgono sempre. I timori dei cittadini. Nell’ultimo mese riflettori puntati per aggressioni e rapine

Abitanti delle gallerie

Abitanti delle gallerie della stazione Centrale di Milano

Milano, 8 agosto 2024 – Lo slalom tra i rifugi di fortuna. L’immondizia accatastata a bordo strada. La paura di incrociare “la persona sbagliata al momento sbagliato” magari mentre si trascina il proprio trolley verso la stazione o si è in marcia verso la fermata del bus più vicina, quando è già calato il buio (ma anche di giorno). “Non è mai piacevole passare sotto i tunnel della stazione Centrale. Io ci cammino solo se non ho alternativa”, dice una ragazza interpellata tra i passanti.

La fotografia è la stessa, da anni. Senza dimora si sistemano sotto le volte di cemento. Un problema sociale, quello di chi non ha casa. Ma non ci sono solo disperati innocui, perché attorno alle stazioni – e la Centrale non fa eccezione – gravita anche la criminalità. E certe presenze minano la sicurezza di cittadini e turisti, che ogni giorno si trovano alle prese con malviventi, mentre certi punti restano terra di spaccio. Avvistati tra i “volti noti“ anche giovanissimi, verosimilmente minori stranieri non accompagnati. C’è da dire che il luogo è sempre tra i sorvegliati speciali e che nell’ultima settimana ci sono stati più arresti di rapinatori e aggressori tra piazza Duca d’Aosta e le strade attorno. Cambiano i protagonisti ma le scene si ripetono anno dopo anno. E basta una passeggiata dopo il tramonto per rendersi conto della situazione, tra urla che arrivano come un’eco da sotto i tunnel e mini accampamenti che risorgono sempre.

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In meno di un mese violenze, aggressioni e rapine

In meno di un mese, i riflettori si sono accesi spesso: sabato 20 luglio una trentaduenne di origine serba è stata aggredita alle spalle, in pieno giorno, e palpeggiata al seno mentre camminava in via Spoleto, nel tunnel tra largo San Valentino e via Ferrante Aporti. Ha chiamato il 112 e i carabinieri hanno individuato e arrestato il presunto molestatore in via Popoli Uniti, a poche centinaia di metri di distanza: un ventinovenne eritreo S.J., con precedenti e irregolare.

Ancora, lunedì notte in via Vittor Pisani all’angolo con via Achille Zenon i carabinieri hanno denunciato a piede libero un trentenne nigeriano per tentata violenza sessuale ai danni di una ventenne, una ragazza ai margini, con problemi di tossicodipendenza, che era seminuda e ha raccontato di essere scappata per sottrarsi a uno stupro.

In cima alla lista, i reati predatori. Una settimana fa, due tunisini di 22 e 21 anni e un marocchino di 20 hanno circondato, picchiato e rapinato un marocchino di 37 anni in via Vitruvio dopo averlo anche colpito con un bottiglia in testa e accecato con dello spray al peperoncino. Tutto per poche centinaia di euro (sono poi stati arrestati dalla polizia di Stato). E proprio via Vitruvio, una delle strade di collegamento tra la stazione e corso Buenos Aires, si sono concentrati più episodi negli ultimi giorni: lunedì alle 22 un tassista di 60 anni è stato preso a pugni e derubato dei suoi due cellulari da un algerino di 44 anni, poi fermato in piazza Duca d’Aosta, e da un marocchino di 32, denunciato. E nella stessa piazza, sempre lunedì sera, sono stati acciuffati altri due marocchini, di 30 e 21 anni, che hanno strappato a un cittadino turco di 58 anni la sua collanina d’oro da 700 euro. Non solo: un turista americano di 37 anni li ha riconosciuti come coloro che la sera prima avevano sottratto anche a lui una catenina preziosa.

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Degrado Tunnel Stazione Centrale, Milano, 6 Agosto 2024, Ansa/Andrea Fasani

Le sentinelle del quartiere che non abbassano mai la guardia

A volte, pericoloso può essere anche solo uno sguardo. Ad alcuni è capitato di essere seguiti da persone che bivaccavano. “Ho ancora i brividi”, racconta una donna. E un lavoratore della zona, in via Vitruvio, si è imbattuto in un giovane con problemi psichici che pretendeva, ha raccontato, si spostasse a camminare su un altro marciapiedi.

Per fortuna non si è spinto fino all’aggressione anche grazie all’intervento dell’associazione dei carabinieri in congedo. Tra le sentinelle del quartiere, in questo spicchio di città attorno alla stazione dove non bisogna mai abbassare la guardia.