Giovane narcotizzata e violentata, imputato: "Ho la coscienza pulita"

Gli altri ragazzi sotto accusa hanno negato di avere messo la cosiddetta 'droga dello stupro' nel drink della 22enne, per poi stordirla in un appartamento in Brianza

Uno dei tre uomini versa la droga dello stupro nel drink offerto alla vittima

Uno dei tre uomini versa la droga dello stupro nel drink offerto alla vittima

Milano, 21 maggio 2018 - Una notte da incubo per una 22enne che, dopo essere stata drogata, è stata violentata. Eppure, nel processo per violenza sessuale di gruppo che si sta celebrando davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Milano, uno dei giovani sotto accusa ha detto di "avere la coscienza pulita" e tutti gli altri imputati hanno negato di avere messo la cosiddetta 'droga dello stupro' nel drink bevuto in un locale di Milano dalla ragazza uscita con loro, per poi stordirla in un appartamento in Brianza. 

"Non ho messo niente nel bicchiere, e nessuno ha mai abusato di lei", si è difeso M.C., il 29enne che la sera del 13 aprile 2017 aveva appuntamento con la 22enne che è andato a prendere in auto in compagnia di altri due amici, i co-imputati G.G.(22 anni) e M.C(48 anni). Come ricostruito dal pm Gianluca Prisco, titolare delle indagini, i tre si sono poi recati in un locale di via Crema, a Milano. Dopo avere bevuto alcuni drink hanno raggiunto insieme alla ragazza la casa di M.C,, a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza. Lì sarebbe avvenuta lo stupro. Alla clinica Mangiagalli hanno confermato la violenza e dalle analisi è emerso che la ragazza aveva un livello di benzodiazepine superiore di oltre quattro volte quello massimo.

"Nessuno ha fatto niente a nessuno, ho la coscienza pulita, certe cose le ho dette perché ero scioccato", ha detto in aula G.G. rispondendo alle domande del pm Prisco, che gli ha chiesto di spiegare il senso di alcune conversazioni con M.C., che sono state intercettate in cella dopo il suo arresto. Anche Caputo, che ha precedenti per lesioni, danneggiamenti, spaccio di stupefacenti ed estorsioni, ha negato lo stupro. "Dopo essere arrivato a casa - ha affermato stamane - sono salito in camera a dormire per circa tre ore. Quando mi sono svegliato, ho trovato gli altri tre sul divano. I due uomini erano vestiti, mentre la ragazza era in mutande perché si era sporcata dopo avere vomitato. Era un pò stordita ma stava bene". Si torna in aula il prossimo 11 giugno.

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