Regione Lombardia ricorda le donna vittime di mafia / FOTO

Incontro con 230 studenti delle scuole superiori

Un momento dello spettacolo in ricordo delle donne vittime di mafia (Newpress)

Un momento dello spettacolo in ricordo delle donne vittime di mafia (Newpress)

Milano, 20 marzo 2018 - Regione Lombardia ha ricordato le vittime delle mafie nel corso di una giornata promossa dal Consiglio regionale, in cui protagoniste sono state soprattutto le donne che lottano e che sono state vittime della criminalità organizzata.

"Oggi le donne possono essere una delle chiavi più potenti per contrastare la mafia e debellare questa cultura che si trasmette da una generazione all'altra - ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo - possono avere ruolo ancora più important"». In questi cinque anni "il Consiglio regionale ha voluto dare una risposta in positivo, perché non basta dire che la mafia riguarda anche il nostro territorio - ha aggiunto - ma ci vuole sensibilizzazione e cultura della legalità". Alla giornata ha partecipato anche Maria Lusida Iavarone, docente di scienze pedagogiche e madre di un ragazzo aggredito e gravemente ferito da una baby gang a Napoli: "I ragazzi sono i radar della legalità", ha commentato. Sono intervenuti anche Gustavo Cioppa, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Alessandra Cerreti, magistrato della Direzione distrettuale antimafia e Nando Dalla Chiesa, presidente del Comitato tecnico scientifico per la legalità e il contrasto alle mafie. oltre a 230 studenti delle scuole superiori lombarde. "Questa commemorazione - ha dettp Cerreti - non è fine a se stessa ma serve per comprendere il presente e migliorare il futuro, con la cultura e rifiutando le logiche mafiose che serpeggiano ovunque, perche' qualsiasi forma di prevaricazione è mafia, perché la mafia e' prevaricazione.

Nel corso della mattinata è stato inoltre messo in scena lo spettacolo 'Pi Amuri - Ballata per fiori innamorati. Storie di donne contro la mafia' della Compagnia del Bivacco. La pièce ha messo in scena, con una coreografia essenziale colorata di rosso nero e bianco, le storie di Rita Atria, Piera Aiello e Saveria Antiochia e un ricordo di Lea Garofalo e della figlia Denise Cosco. In chiusura dei lavori, Gianantonio Girelli, presidente della commissione regionale Antimafia, ha ricordato che la prevenzione è l'elemento cruciale per un contrasto efficace dell'illegalità e ha invitato a "trasformare il ricordo in impegno".

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