Momenti di tensione fuori dal Tribunale, in corso di Porta Vittoria, tra i sostenitori di Ultima Generazione che manifestavano in occasione dell'udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento LOVE dall'artista Maurizio Cattelan in piazza degli Affari e i militanti della Lega Giovani in presidio per condannare le azioni dimostrative degli ambientalisti. La Polizia ha separato i due gruppi e dopo poco la situazione è tornata alla calma.
Nel frattempo, in tribunale i tre attivisti responsabili dell’imbrattamento Sandro Mora, Leonardo Lovati e Fioretta Maldifassi, sono stati rinviati a giudizio: per loro l’accusa è danneggiamento. Il processo inizierà il prossimo 18 marzo.
Ieri gli attivisti ambientali hanno anche preso atto delle parole del padre del monumento, Maurizio Cattelan, che, in una lettera aperta, ha detto di non sentirsi offeso per il raid ambientalista: “Non mi sono sentito offeso né danneggiato. Sono infatti certo che gli autori – le cui intenzioni e i cui obiettivi sono stati ampiamente resi noti – abbiano agito senza intenti aggressivi nei confronti miei o della mia opera".
Ed è proprio con queste parole che Ultima Generazione, attraverso i propri canali social, aveva dato appuntamento a tutti i militanti oggi alle 11.30 davanti al Tribunale di Milano per un presidio di solidarietà nei confronti degli attivisti fermati per l’imbrattamento: “Mentre il Comune si costituisce parte civile per un danno inesistente, i soldi per la ricostruzione di Milano dopo le tempeste di quest'estate non sono ancora arrivati. È ora di chiedere insieme un #FondoRiparazione e mostrare solidarietà a Sandro, Fioretta e Leonardo”.
Un invito che, evidentemente, non ha raggiunto soltanto il pubblico a cui Ultima Generazione si stava rivolgendo. Oggi infatti davanti al Tribunale si sono presentati anche diversi militanti della Lega, sul posto per condannare i svariati raid degli ambientalisti. Questi ultimi hanno creato tensioni, venendo allo scontro anche con dei rappresentati Cobas. I tafferugli non hanno coinvolto attivisti di Ultima Generazione.