Teatro alla Scala, svelata la 'Magnifica Fabbrica' al Rubattino: come sarà e cosa ci sarà

Lo Spazio dei Sogni, l'Anello sospeso per i visitatori e la Piazza Flottante.Tutt'intorno si sviluppa il Parco della Lambretta che raddoppierà la sua estensione

Teatro alla Scala, svelata la 'Magnifica Fabbrica'

Teatro alla Scala, svelata la 'Magnifica Fabbrica'

Milano, 26 maggio 2022 -  Svelata, a Milano, la 'Magnifica Fabbrica' di luce e verde del Teatro alla Scala. Il progetto è stato presentato questa mattina e porta le firme del gruppo italo-spagnolo con a capo il progettista Massimo Giuliani e formato da Pablo Luis Oriol Salgado, Juan Jose Tur Mc Glone, Davide Canepa, Maddalena Gioia Gibelli, Beatrice Meroni, Paolo Galbiati, Luca Giuseppe Francesco Stefanutti. Il team di architetti ha vinto il concorso internazionale bandito lo scorso autunno dal Comune di Milano. Il primo atto dei lavori, i cui costi complessivi sono stimati in 120 milioni di euro, riguarderà l’ampliamento del Parco e dovrebbero iniziare nel 2024.

L'edificio

Attraverso un percorso pedonale da via Caduti di Marcinelle o su strada da via Rubattino, si arriva alla piazza della Torre dell'Acqua, preziosa testimonianza del passato dell'area ex Innocenti, che verrà valorizzata e utilizzata come supporto dell'insegna della 'Magnifica Fabbrica', caratterizzandone l'ingresso. La' Magnifica' Fabbrica sarà un volume di legno e acciaio dalle linee pulite alto 25,2 metri per 66.778 metri quadri di superficie, scandito da 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, dove verranno riuniti tutti i laboratori (che avranno a disposizione oltre 34mila mq), le sale prove, le sartorie e i depositi (previsti oltre 2.500 posti container accatastati su 4 livelli con 3 vie di carico e scarico e 4 linee carroponte), oltre a sale polifunzionali e di ristoro. L'involucro utilizza policarbonato solido riciclato, e la copertura avrà un impianto fotovoltaico di 3600 kw, rendendo l'edificio uno Zero Energy Building, oltre ad un sistema di geotermia a ciclo aperto per contribuire alla depurazione delle acque di falda.

Alla testa della 'Magnifica Fabbrica' si trova lo Spazio dei Sogni, più di 4mila mq che garantiscono la massima flessibilità per un utilizzo quotidiano così come per ospitare mostre, laboratori, corsi e grandi eventi. All'interno, a 8 metri di altezza, si sviluppa l'Anello, un percorso pubblico sopraelevato per i visitatori, opportunità per tutti di scoprire le attività della Fabbrica da dietro le quinte, senza interromperle o interferire in alcun modo. Come parte dello stesso concept, una struttura sopraelevata in legno, chiamata Piazza Flottante, caratterizzerà anche il vicino Palazzo di Cristallo, che potrà ospitare eventi e celebrazioni legati alla programmazione culturale del Comune oltre che di enti e associazioni, e che permetterà di scoprire dall'alto il giardino d'inverno in cui il Palazzo verrà trasformato. Le sue due testate, dichiarate di interesse culturale quale testimonianza di archeologia industriale, così come l'intera struttura, saranno recuperate, e una rete di percorsi alberati le collegherà alla Fabbrica.

Teatro alla Scala, svelata la 'Magnifica Fabbrica'
Teatro alla Scala, svelata la 'Magnifica Fabbrica'

Il Parco della Lambretta

Tutt'intorno si sviluppa il Parco della Lambretta che raddoppierà la sua estensione arrivando a quasi 100mila metri, beneficiando delle risorse previste dal Pnrr (38 milioni): un paesaggio di prati verdi con percorsi anche sopraelevati che costeggiano gli argini dei canali, frutteti, filari sui viali e macchie arboree e con i Giardini dell'acqua, prati di fitodepurazione naturale che potranno offrire anche esperienze didattiche.

Perché ha vinto questo progetto

"Il progetto interpreta in modo originale il tema delle grandi misure urbane - si legge tra le motivazioni della Commissione giudicatrice, che ha svolto il lavoro di valutazione degli elaborati, ammettendone 7 alla selezione finale dei 59 arrivati in primo grado - La struttura è elegante e ben ritmata, risponde alle misure dettate dall'impianto industriale preesistente, si configura come un nuovo grande edificio pubblico e produttivo e risponde pienamente ai criteri di sostenibilità, durabilità, manutenzione".

Le reazioni

Adesso, e in vista delle tanti sfide di Milano sul versante della cultura (dal raddoppio del '900, alla Beic, dal Museo nazionale del resistenza a quello sull'arte digitale al bosco della musica di Rogoredo) "vorremo vedere, più in fretta possibile, questo progetto" realizzato, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "L'obiettivo - ha aggiunto il sovrintendente della Scala Dominique Meyer - è di completare tutto nell'ambito del suo mandato". "Non potevamo permetterci - ha proseguito il primo cittadino  - di stare in un posto magnifico ma riadattato" come il fabbricato industriale di via Bergognone, così come "non potevamo permetterci di far arrivare tir in mezzo alla città e in questo Rubattino è perfetto". Senza considerare "gli sprechi energetici: avevamo bisogno di spazi sostenibili a un minor costo" ma anche "volevamo rafforzare l'idea della visita delle tante persone interessate, perché vedere i laboratori della Scala è un'esperienza che in sé può meritare un viaggio a Milano". "Il vostro progetto, che vedo oggi per la prima volta, rende concreta la nostra visione di città del futuro" dove "il centro viene cucito con le zone periferiche che vengono cucite alla città metropolitane, con l'idea che ci siano più centri".

"Per noi è un grande giorno - ha commentato ancora Meyer - Questo progetto ci cambierà la vita. Non sapevo - ha scherzato poi - che Natale a volte arriva a maggio. Ho lavorato in diversi grandi teatri del mondo - ha aggiunto soddisfatto complimentandosi con tutti i concorrenti per l'alto livello delle proposte - e un progetto come questo non l'ho mai visto. È una grande fortuna per la Scala e per Milano" perché "coniuga l'efficienza, la bellezza, la sostenibilità e l'interesse a inserirsi nel tessuto della città". Cosa questa che "per noi è importante: siamo felici di avere il nostro pubblico storico ma siamo dell'idea che anche il pubblico delle periferie deve avere accesso alla cultura e questo strumento ci permetterà di intensificare le visite" oltre che di "fare vedere che le maestranze fanno un lavoro straordinario".

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