“Dentista sociale” a rischio Lavori di ristrutturazione: il servizio trasferito ad Arese

Oltre 1.500 i pazienti a ticket zero o calmierato, ambulatorio lontano per anziani e famiglie. Negri: "Ho chiesto ai vertici di Asst di ripensarci", sindaci di zona pronti a un presidio.

di Francesca Grillo

Sono oltre 1500 i pazienti che rischiano di rimanere senza il servizio di "odontoiatria sociale" secondo i dentisti che lavorano nella Casa di Comunità di via dei Lavoratori. La questione è stata sollevata dal consigliere regionale Simone Negri: "Stanno per partire i lavori di ristrutturazione della sede e Asst rhodense ha comunicato lo spostamento dell’odontoiatria sociale nella sede di Arese, per i lavori che dureranno ben due anni - esprime Negri -. Il servizio è troppo prezioso per tante persone fragili che non possono rivolgersi a un dentista privato e certamente avranno difficoltà a recarsi ad Arese. Ho incontrato i vertici di Asst che però non mi hanno dato rassicurazioni. Ho chiesto di rivalutare la decisione". Della stessa opinione sono i sindaci di zona, Stefano Martino Ventura di Corsico e Fabio Bottero di Trezzano, che esprimono preoccupazione perché il servizio è "nel nostro territorio dagli anni Novanta svolgendo un ruolo fondamentale di assistenza alle fragilità - dichiara Ventura -. In mancanza di atti concreti faremo un presidio davanti alla Casa di Comunità per chiedere che tutti i servizi sanitari rimangano sul territorio".

D’accordo anche Bottero: "Faremo tutto il possibile per scongiurare lo spostamento che penalizzerebbe chi non può permettersi la spesa di un dentista privato". Il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, che è anche presidente del distretto di Corsico, è in contatto con i vertici di Asst e "ho chiesto di lavorare affinché si possa trovare una soluzione. Rimaniamo a disposizione anche per trovare spazi alternativi pur di garantire il servizio". Preoccupati i dentisti che lavorano nella Casa di Comunità: "Svolgiamo l’attività in due studi per 65 ore settimanali, siamo un punto di riferimento per famiglie, disabili, anziani. È un servizio del Sistema sanitario nazionale a ticket zero o calmierato. Questa decisione è scellerata e dal 1 luglio l’odontoiatria sociale non sarà più a disposizione del territorio".

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