MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

San Siro, vertice di due ore e mezzo. Manca ancora l’intesa sul prezzo. I club: "Vale meno di 197 milioni"

Incontro a Palazzo Marino. Milan e Inter puntano a ridurre la cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate. Il presidente rossonero Scaroni: "Chiudere l’acquisto entro il 31 luglio? Work in progress, sono ottimista".

Incontro a Palazzo Marino. Milan e Inter puntano a ridurre la cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate. Il presidente rossonero Scaroni: "Chiudere l’acquisto entro il 31 luglio? Work in progress, sono ottimista".

Incontro a Palazzo Marino. Milan e Inter puntano a ridurre la cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate. Il presidente rossonero Scaroni: "Chiudere l’acquisto entro il 31 luglio? Work in progress, sono ottimista".

Un incontro di quasi due ore e mezzo a Palazzo Marino, ma tra Comune, da una parte, e Milan e Inter, dall’altra, non c’è ancora l’accordo sul prezzo dello stadio di San Siro e dell’area limitrofa. La valutazione dell’Agenzia delle Entrate, confermata da Bocconi e Politecnico, è di 197 milioni di euro. Ma i club, al termine del vertice pomeridiano – dalle 16.10 alle 18.30 – nella sede del Comune, fanno notare che un conto è il valore indicato dagli enti terzi, un altro il prezzo di vendita del bene concordato tra venditore e acquirente. Le società di proprietà dei fondi RedBird e Oaktree, insomma, vogliono acquistare San Siro a un prezzo inferiore a 197 milioni di euro, puntando sul fatto che dal valore iniziale indicato vanno sottratti una serie di costi legati all’operazione. È stato questo il tema chiave dell’incontro di ieri pomeriggio, a cui hanno partecipato il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Milan Paolo Scaroni e la manager di Oaktree per l’Inter Katherine Ralph, oltre a una serie di consulenti dei club. Al termine del vertice, l’unico a pronunciare un paio di battute, sollecitato dai cronisti presenti nel cortile dell’ingresso laterale di Palazzo Marino, è il rossonero Scaroni: "Acquisto dell’area di San Siro entro il 31 luglio? Work in progress, io sono sempre ottimista". Sala, invece, esce in macchina dalla sede del Comune, vede i giornalisti ma tira dritto. Nessuna dichiarazione dal primo cittadino.

L’intesa tra le parti ancora non c’è e il tempo stringe. Una delibera della Giunta comunale ha fissato la scadenza per approvare l’atto di cessione dell’area di San Siro "entro il 31 luglio". Termine perentorio per evitare che lo stadio sia ancora di proprietà comunale il prossimo 10 novembre, la data in cui il secondo anello del Meazza compirà ufficialmente 70 anni e potrebbe essere vincolato d’ufficio dalla Sovrintendenza. Manca meno di un mese alla dead line, dunque, anche se dai club sottolineano che il termine di fine luglio è più politico che concreto.

La volontà delle parti resta quella di concludere la cessione, che consentirebbe a Milan e Inter di procedere con la progettazione di un nuovo stadio nell’area limitrofa al Meazza che, subito dopo la realizzazione del tempio rossonerazzurro (entro il 2031), sarebbe parzialmente demolito (resterebbero in piedi solo la Curva Sud e parte della tribuna arancio) e rifunzionalizzato con attività commerciali e sportive (entro il 2035). Valore finale dell’operazione: 1,2 miliardi di euro.