
SCUOLA
Milano, 15 ottobre 2014 – Valutazione delle scuole, ascolto dei docenti, degli alunni e delle famiglie, per affrontare insieme le situazioni di difficoltà, e sinergia con gli enti locali e territoriali, al di là delle polemiche nate a ridosso della sua nomina. Delia Campanelli dà il buongiorno alla scuola lombarda. Il nuovo direttore scolastico regionale si è insediato lunedì negli uffici di via Pola ed è già al lavoro per affrontare l’incarico più prestigioso ma anche più impegnativo dopo quello del Ministro dell’Istruzione.
Delia Campanelli, nel suo primo intervento, manifesta la «consapevolezza di affrontare un’esperienza e una sfida molto impegnative, per la complessità dei compiti che mi attendono» e la convinzione «di poter contare su un lavoro di squadra» per dirigere le scuole in «una regione dinamica e altamente impegnata per la qualità della scuola». La Lombardia è infatti la regione italiana con più alunni (1.181.899 statali e 252.658 non statali), classi (53.163) e docenti (107.703). L’intenzione del nuovo direttore è i «coinvolgere tutte le persone che operano nella e per la scuola, con la certezza che la collaborazione e l’interazione tra istituzioni, famiglie e società siano indubbiamente le leve strategiche per perseguire gli obiettivi della “buona scuola”».
Due i punti di partenza: «L’ascolto per comprendere le situazioni di difficoltà di scuole e uffici, per condividere possibili soluzioni» e la «sintonia con tutti gli enti locali: comuni, province e regione», per «conoscere e potenziare la circolazione delle tante iniziative di progettazione e programmazione per la scuola, provenienti dalla ricca e variegata articolazione del territorio lombardo». Una risposta alle polemiche arrivate settimana scorsa da Palazzo Lombardia sulle modalità di scelta del nuovo direttore da parte del Ministero dell’Istruzione. Ritenute troppo «romano-centriche».
La direzione scolastica regionale si impegnerà nei processi di innovazione e un ruolo fondamentale assumerà «la valutazione degli apprendimenti degli studenti e del servizio scolastico, come prospettato nella “Buona scuola”». Infine, tra un ringraziamento al suo predecessore, Francesco de Sanctis, e uno a tutto il personale, Delia Campanelli non manca di ricordare l’imminente arrivo dell’Expo 2015, che coinvolgerà «numerose istituzioni scolastiche di tutto il Paese e in particolare della nostra regione» e che sarà «un’occasione unica di incontro e di confronto su temi di grande interesse e rilevanza che permetterà di mettere in luce le eccellenze della scuola lombarda».