BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Debutta il Festival del Paesaggio del Parco Adda Nord. Anteprima della kermesse con la tesi di laurea sull’oasi

Un grande affresco collettivo che racconta la storia del legame fra territorio e comunità. Una mostra, un concorso di...

Un grande affresco collettivo che racconta la storia del legame fra territorio e comunità. Una mostra, un concorso di...

Un grande affresco collettivo che racconta la storia del legame fra territorio e comunità. Una mostra, un concorso di...

Un grande affresco collettivo che racconta la storia del legame fra territorio e comunità. Una mostra, un concorso di disegni e tavole rotonde con esperti di fama internazionale sono gli ingredienti del primo Festival del Paesaggio firmato Parco Adda Nord. L’evento si terrà a ottobre, nei giorni scorsi la presentazione del nuovo contenitore che nasce dalla Costituzione. Con un momento emozionante: la premiazione di Chiara Salimbeni (nella foto), la stagista della riserva che si è laureata proprio con una tesi sull’oasi. Un motivo d’orgoglio per tutti.

A insignirla, il presidente Giorgio Monti. La prima edizione della kermesse in autunno farà da trampolino di lancio a un’altra iniziativa di medio-lungo termine: un nuovo percorso partecipato e di confronto con le città sui temi del paesaggio da avviare nel 2026 con protagonisti Amministrazioni comunali e cittadini. Ne ha parlato il consigliere delegato Ignazio Ravasi, promotore dell’iniziativa.

"Queste politiche sono sempre più strategiche per la governance sostenibile del territorio – ha detto Ravasi – devono mirare a valorizzare il ruolo dei comuni nelle dinamiche di gestione con presenza soprattutto di giovani". "Con questo festival il Parco vuole raccontare e approfondire tutte le dimensioni che stanno all’interno del concetto di paesaggio, ambiente, estetica, storia, cultura, ma anche quelle che riguardano il rapporto tra le comunità, le persone e il territorio in cui vivono – sottolinea Monti –. La tutela del paesaggio è una delle missioni delle aree protette. E si intende quella relazione stretta che c’è tra la natura, la sua trasformazione e quelle operate dall’uomo. Organizzare un appuntamento come questo significa creare un’occasione aperta a tutti di relazione, di percezione di come il fiume Adda e l’uomo co-partecipano al cambiamento".

Bar.Cal.