Milano - "È un incrocio caotico: ci vogliono più segnali e indicazioni più chiare per agevolare tutti gli utenti della strada. Basta morti, vogliamo sicurezza". L’appello arriva da alcuni abitanti della zona Bisceglie a 3 giorni dall’incidente costato la vita a Davide Rosticci, motociclista di 18 anni preso in pieno da un’auto mentre attraversava in quel punto, tra le trafficatissime vie Parri, Bisceglie, Zurigo e Basilea.
Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo stava percorrendo via Basilea in sella alla sua moto Ktm 390, diretto in via Bisceglie. Al semaforo lo schianto con una Skoda Fabia guidata da una donna di 32 anni che aveva come passeggero il figlioletto di due anni. Entrambi i veicoli avanzavano con il semaforo verde ma la macchina avrebbe svoltato a sinistra per immettersi in via Parri senza rispettare la precedenza.
"La premessa è che c’è un alto flusso veicolare – riflette Alberto Piazza, residente del quartiere – soprattutto in via Parri che è una sorta di superstrada urbana, percorsa da mezzi che avanzano a grande velocità. Troppa. Parlando dell’incrocio: il “verde pieno“ al semaforo può confondere e indurre a portarsi al centro della carreggiata per svoltare. A mio avviso dovrebbero esserci solo le frecce, per capire chiaramente quando poter avanzare nel rettilineo o svoltare a sinistra. O comunque va trovato un sistema per evitare la confusione".
E nel quartiere la popolazione aumenterà, di conseguenza pure il traffico in strada. Diversi cittadini fanno notare che tra pochi mesi saranno in consegna i nuovi appartamenti di SeiMilano. Altra questione, sempre viabilistica, "per non immettersi in via Zurigo, dove ci sono le ciclabili, molte auto si riversano in velocità in via Ciconi e attraversano il centro abitato, dove si trova la primaria di via Pisa (con limite a 30 chilometri orari) e anche un asilo nido. Le strade sono strette. Abbiamo chiesto dissuasori di velocità in via Ciconi, al momento senza risultato".
Anche per Giuseppe Errante "qualche accorgimento è necessario. Io, insegnante di scuola elementare, mi sposto con la bicicletta ma non sempre pedalo sulla carreggiata: troppo rischioso". Un altro cittadino in bicicletta evidenzia che "le svolte, in questo incrocio, sono problematiche. Me ne accorgo pure quando sono in auto".
Ora, attaccati al palo di uno dei semafori ci sono decine di mazzi di fiori per “Dado“, come veniva chiamato Davide Rosticci, insieme a biglietti e una fotografia. Di fronte, attaccato alla recinzione tra le vie Bisceglie e Zurigo, un cartellone: "Guardaci da lassù. Rimarrai sempre nei nostri cuori".