MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Davide Maggio, chi era il ragazzo morto nel tunnel di via Stephenson

Il ventiseienne si è schiantato venerdì nel sottopasso. Decine di messaggi di cordoglio su Facebook. L’ex insegnante: "Allegro e dal grande cuore"

Davide Maggio in una foto postata su Facebook

Milano - "Una giovane vita spezzata troppo presto. Ciao Davide". "Non dimenticherò mai le nostre risate al lavoro, le tante partite giocate assieme e il ragazzo semplice e genuino che eri". "Non ci sono parole... Ciao caro Davide". Si moltiplicano i messaggi sulla bacheca Facebook di Davide Maggio, il ventiseienne che ha perso la vita venerdì dopo essersi schiantato con l’auto nel sottopasso di via Stephenson. Chiusi nel dolore i familiari e gli amici. Tutti increduli. "Abbiamo perso una persona speciale", dice un amico. Davide era di Quarto Oggiaro ed era affezionato al suo quartiere. Stando a quanto raccontano i conoscenti, aveva frequentato da ragazzino la scuola media Graf per poi proseguire gli studi all’Istituto professionale Paolo Frisi (che ha diversi indirizzi: alberghiero-turismo, commerciale, socio-sanitario) e all’Istituto tecnico Primo Levi di Bollate.

Il ricordo

"Sono sconvolta – commenta al Giorno una sua ex insegnante –: ho appreso la notizia leggendo un articolo inviatomi da una mia ex alunna. Mi fa molto molto male. Di Davide ricordo un ragazzino allegro, simpatico e pieno di vita come sono gli adolescenti che hanno una famiglia sana e unita alle spalle. Ricordo il suo visetto con grandi occhi. Era un ragazzino di buon cuore". "Siamo sconvolti per la perdita di questa giovane vita. Una tragedia. Siamo vicini alla famiglia di Davide Maggio ed esprimiamo tutto il nostro cordoglio", interviene Fabio Galesi, vicepresidente del Municipio 8. È stato lui, venerdì, a lanciare l’allarme dopo aver visto l’auto contro il muro del tunnel mentre lo attraversava: "Ho visto una macchina contro il muro. Ho rallentato, allungando lo sguardo per capire se dentro l’abitacolo ci fosse qualcuno ma non ho visto nessuno. Non potevo fermarmi perché dietro di me c’erano altri veicoli, tra cui mezzi pesanti. Però appena ho potuto ho chiamato la polizia locale. Alle 13.24 in punto". In un primo momento ha pensato che fosse una macchina rubata, abbandonata sotto la galleria. E invece nell’abitacolo c’era il corpo di Davide Maggio, “volato“ sul sedile posteriore durante l’incidente.

La ricostruzione dell'incidente

In base a una prima ricostruzione, il giovane alla guida della sua Chevrolet Aveo ha imboccato il sottopasso in direzione Musocco e, una volta percorso il primo tratto, ha urtato il muro iniziando una serie di carambole e andando infine a sbattere contro la parete in corrispondenza di uno slargo dal quale si accede ai locali tecnici. Sono in corso gli accertamenti ma si ipotizza che al momento dell’impatto il ventiseienne non indossasse la cintura di sicurezza, motivo per cui sarebbe finito dal posto di guida alla parte posteriore del veicolo. E avrebbe fatto tutto da solo, senza il coinvolgimento di altri mezzi, dopo aver perso il controllo dell’auto che stava guidando andando in direzione periferia, verso Musocco. Ancora da capire se all’origine dello schianto ci sia un malore o magari la velocità eccessiva (il limite di velocità nella galleria è di 50 chilometri orari). Le condizioni del terreno bagnato dalla pioggia devono aver peggiorato la situazione. Sono intervenuti subito vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo rimasto imprigionato nell’abitacolo, operatori del 118 e polizia locale con il Radiomobile e una pattuglia di Zona per i rilievi. I funerali saranno martedì alle 14.45 alla parrocchia Pentecoste.