Milano, 21 marzo 2024 – David potrà assistere in tutta sicurezza al concerto della sua band preferita: i The Kolors. E potrà conoscere i componenti del trio, a partire da Stash. L’incontro avverrà il 3 aprile al Forum di Assago, in occasione di quel concerto al quale sembrava proprio che David non dovesse riuscire a partecipare. Invece è finita decisamente meglio di come è iniziata. Invece il desiderio di questo ragazzino di 13 anni sarà realizzato. E altrettanto vale per quello di sua madre, Giuseppina Rubbuano.
Proprio attraverso la sua voce, il 29 gennaio, avevamo raccontato del paradosso insito nell’organizzazione di questo e di tanti altri concerti, di questo e di tanti altri grandi eventi: alle persone con disabilità non è di fatto consentito visualizzare on line, sul sito del rivenditore dei biglietti, i posti a loro dedicati, verificarne la disponibilità e, quindi, procedere alla prenotazione del posto e del ticket. No, le persone con disabilità devono risalire al nome dell’organizzatore dell’evento – spesso, come nel caso del concerto dei The Kolors, scritto in piccolo in fondo alla pagina web sulla quale si vendono i biglietti –, contattarlo e chiedere se ci sia posto per loro. Nel caso in questione sulla pagina web erano indicate solo la città, la via e il numero civico in cui si trova la sede dell’organizzatore del concerto. È toccato a Giuseppina – e in seconda battuta a Il Giorno – risalire ad un numero di telefono.
Non bastasse, i posti riservati alla disabilità erano e restano pochissimi: gli stessi organizzatori hanno fatto sapere a Il Giorno che sono nell’ordine della trentina a fronte di una capienza totale di 10mila posti. Succede sempre, il concerto dei The Kolors al Forum d’Assago non è un’eccezione, è la regola. Da qui il paradosso: procedure semplici e semplificate per tutti tranne per le persone con disabilità. Il contrario di quanto dovrebbe accadere. Senza contare che si tratta di una prassi discriminatoria. Involontariamente ma innatamente discriminatoria.
Giuseppina all’inizio aveva cercato proprio un posto di quelli riservati alle persone con disabilità. David, infatti, ha 13 anni e convive con una disabilità gravissima alla quale concorrono la sindrome di Down e un grave disturbo dello spettro autistico. "Ama la musica, ne ascolta tanta, sempre. Per lui è davvero terapeutica", ribadiva ieri mattina questa madre. A fine gennaio, però, la sua ricerca si era subito scontrata con la realtà. Una volta contattata la società organizzatrice del concerto, si era sentita rispondere che i posti per le persone con disabilità erano andati esauriti.
Nonostante questo non si era data per vinta: "Ho chiesto un posto a sedere in un’altra zona del Forum – aveva raccontato su queste pagine –, ho precisato che lo avrei pagato, che non lo avrei voluto gratis come invece accade per i biglietti riservati alle persone con disabilità. Pur di realizzare il sogno di mio figlio, avrei tranquillamente pagato. Ma questa volta mi è stato risposto che l’unica alternativa era un posto nel parterre, dove si è tutti ammassati e tutti in piedi, una condizione decisamente poco ottimale per un bambino come David che, oltretutto, può aver bisogno di un farmaco salvavita".
Allora era partito un appello perché si potesse esaudire il desiderio di David e, aspetto non secondario, affinché si evitasse una volta per tutte il ripetersi di questi casi. Nel frattempo Giuseppina, con ostinazione di madre, aveva proceduto ad acquistare un biglietto non in parterre ma sulle tribune. Poi, alla fine di settimana scorsa, la svolta: Giuseppina è stata contattata dagli organizzatori del concerto che le hanno assicurato che David potrà non solo assistere allo spettacolo in tutta sicurezza ma anche conoscere di persona la sua band preferita. "Io sono felicissima – dice Giuseppina –. Per lui sarà una sorpresa enorme".