MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Dall’usato ai ticket Atm, presidio per il quartiere/ VIDEO

Nel negozio di Mirko anche compagnia e aiuto per gli anziani: "Aperti grazie a una donazione, ogni giorno ringraziamo il nostro benefattore"

Milano, 6 gennaio 2021 - "La cartoleria? Chiusa. L’edicola, pure. Per comprare i biglietti dei mezzi pubblici si può andare in metropolitana, alle macchinette, ma per i più anziani è un disagio arrivare fino a Famagosta. Allora ci penso io". Mirko Montesanto, 34 anni, è diventato un punto di riferimento del quartiere Torretta, tra la Barona e lo Stadera, grazie al suo negozietto “Spendi, spandi e guadagni“ di via Renzo e Lucia 1 , nato come mercatino dell’usato e poi trasformato in molto altro "perché ho aggiunto il servizio di fotocopie e fax, la vendita dei biglietti Atm e pure il ritiro dei pacchi per gli acquisti online". Così, in tempo di pandemia, questa bottega è meta di pellegrinaggio per gli abitanti della zona rimasti orfani di tanti negozi di vicinato che hanno chiuso. "Non c’è solo la parte ‘commerciale’ - sottolinea Montesanto -, qui le persone vengono anche solo per salutare o scambiare due chiacchiere. Spesso gli ultrasettantenni entrano con il cellulare in mano chiedendo aiuto per utilizzare alcune funzioni. Penso che un negozio debba essere prima di tutto un presidio".

Ieri pomeriggio, nell’arco di 15 minuti sono entrate due persone a chiedere di inviare un fax. Fuori, poi, si era formata una piccola coda di clienti in attesa. All’ingresso ci si misura la temperatura e si spruzza il gel sulle mani. Il contenitore è fissato su una colonna porta cd, mentre il plexiglass alla cassa è stato montato in una struttura fai-da-te. "Credo molto nella filosofia del riciclo e del riuso, per questo da anni mi dedico all’usato", dice Montesanto. Ed è questo che lo spinto a intraprendere l’attività: sugli scaffali e a terra si trova un po’ di tutto, dai vestiti ai giocattoli, dagli articoli per la casa ai mobili, dai vinili ai gioielli, che le persone lasciano in conto vendita. Molto è praticamente nuovo, con ancora cartellini o incarti originali. Una realtà aperta tre anni fa, grazie alla donazione di un anziano a cui Rachele, fidanzata di Mirko, forniva assistenza.

"Lavoravamo in un mercatino delle pulci, all’aperto - interviene la donna - e questo nostro angelo ha consentito a Mirko di avere un negozio tra quattro mura. Si chiamava Piercarlo. Non lo dimenticheremo mai: purtroppo è venuto a mancare lo scorso 28 settembre, a 87 anni, per un male che non gli ha lasciato scampo". È in sua memoria che Mirko ora solleva la serranda. Durante il primo lockdown, era stato costretto a chiudere per due mesi. "Adesso il negozio è sempre aperto ma nei giorni di zona rossa non è possibile vendere alcuni tipi di merce". I clienti di questi giorni? "Tanti arrivano per mettere in vendita regali di Natale sgraditi. Un signore ha l’abitudine di portare i doni della suocera, da piatti a soprammobili". Tra i più affezionati, Monica Tognini: "Qui trovo indumenti particolari e giochi per i miei nipoti".