Dal calcio al doposcuola Il progetto del Csi per i giovani stranieri di piazzale Selinunte

Bando della Prefettura per gli studenti di medie e superiori del quartiere: gruppi di ragazzi seguiti da luglio a dicembre per favorire l’integrazione. In campo il Centro sportivo italiano con allenatori e mediatori culturali.

Dal calcio al doposcuola  Il progetto del Csi  per i giovani stranieri  di piazzale Selinunte

Dal calcio al doposcuola Il progetto del Csi per i giovani stranieri di piazzale Selinunte

di Nicola Palma

Un progetto per coinvolgere i giovani abitanti stranieri, o meglio di "seconda generazione", di uno dei quartieri più problematici della città. Un piano ad hoc per accompagnarli negli studi e nell’adolescenza, con un’attenzione particolare all’attività fisica. È l’idea che regge l’ultima iniziativa della Prefettura per far rinascere San Siro, in particolare la zona che ruota attorno a piazzale Selinunte e ai suoi casermoni popolari, nell’ambito del programma del Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) che Palazzo Diotti sta sviluppando con le università Bicocca, Bocconi e Politecnico e con Comunità Nuova, Itinerari Paralleli e Milano Mediterranea.

Nei giorni scorsi, Palazzo Diotti ha pubblicato un avviso di indagine di mercato per trovare operatori economici interessati a mettere in piedi il servizio "School-Doposcuola sportivo". L’obiettivo dichiarato: "Consentire alle scuole secondarie di primo e secondo grado del quartiere San Siro, aderenti al Fami, di poter offrire un supporto agli studenti stranieri, volto a facilitare il percorso di apprendimento e di inserimento scolastico, nonché ad agevolare la loro integrazione nel tessuto sociale". Gli allievi di medie e superiori, che verranno segnalati dai rispettivi istituti, avranno a disposizione uno spazio "dove poter svolgere attività didattiche e ricreative di tipo sportivo", nel periodo compreso tra il 19 giugno e il 15 dicembre 2023 (con soli otto giorni di stop tra il 14 e il 18 agosto e tra il 4 e l’8 dicembre).

La scadenza del bando era fissata alle 12 di ieri: stando a quanto risulta al Giorno, è arrivata in corso Monforte la manifestazione d’interesse del comitato territoriale di Milano del Centro Sportivo Italiano. Quindi, dovrebbe essere proprio il Csi, la più antica associazione polisportiva italiana con i suoi 79 anni di attività, a realizzare il progetto, che prevede un importo complessivo stimato di 79.800 euro. Le direttive dell’indagine di mercato spiegano che il servizio con attività didattiche e sportive sarà organizzato in sessioni. Ciascuna di queste avrà una durata di tre ore, così suddivise: un’ora e mezza di attività di supporto didattico allo svolgimento dei compiti scolastici; un’ora di attività ricreativa di tipo sportivo "nelle diverse discipline praticabili in relazione all’età dello studente"; trenta minuti dedicati all’accoglienza. I mediatori culturali – a cui sarà richiesto di conoscere inglese, francese e spagnolo – affiancheranno gli operatori sportivi del Csi. Due i periodi: dal 19 giugno all’8 settembre, dal lunedì al venerdì, con quattro gruppi di studenti al giorno, ognuno composto da un minimo di 12 a un massimo di 15 ragazzi; dall’11 settembre al 15 dicembre, con due gruppi di studenti al giorno, con gli stessi numeri di alunni coinvolti. Le regole d’ingaggio prevedono la tenuta di un registro delle presenze giornaliere dei partecipanti, la merenda con acqua e snack, l’allestimento degli attrezzi per gli esercizi fisici, la pulizia al termine di ogni giornata e la copertura assicurativa.

Un percorso studiato apposta per seguire passo dopo passo gli adolescenti nati da genitori stranieri e cresciuti a San Siro, alcuni dei quali nel recente passato hanno subìto la potente fascinazione di personaggi del mondo della musica trap saliti agli onori delle cronache più per i reati commessi che per i successi musicali. Basti ricordare quanto accaduto il pomeriggio del 10 aprile 2021, quando centinaia di giovani e giovanissimi si ritrovarono in via Micene per partecipare al videoclip, in barba al distanziamento previsto dalle normative anti-contagio da Covid-19. L’intervento della polizia scatenò una vera e propria rivolta in piazzale Selinunte, con lancio di pietre, bastoni e bottiglie di vetro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro