
Da Wind a Everli E spunta anche il sindacato no vax
Si apre un nuovo fronte in una stagione segnata da proteste sindacali trasversali ai settori. I lavoratori di WindTre hanno proclamato uno sciopero e oggi si riuniranno in presidio con i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil davanti al negozio della società di telefonia mobile in via Dante 3. La protesta riguarda il trasferimento del ramo d’azienda NetCo, con la creazione di una nuova società (la BU Technology and
Wholesale) nella quale confluiranno attività e lavoratori. "La vera forza di WindTre in questi anni è stata proprio il suo essere un’azienda unica e integrata – spiegano i sindacati - che
ci ha consentito anche di gestire migliaia di esuberi in maniera non traumatica". La scure, nel settore, cade inoltre sui lavoratori Vodafone, visto che il gruppo ha annunciato mille licenziamenti su 5.500 dipendenti in Italia. Cambiando settore, la musica non cambia. Una nuova protesta si accende su Everli, la piattaforma della spesa a domicilio. Il sindacato Deliverance Milano punta il dito sul "contratto capestro in arrivo per gli shopper", frutto di un accordo con Fisi, "sindacato no vax vicino all’estrema destra e agli ambienti di Casa Pound", che scatenerebbe una "guerra tra poveri". Clima teso anche nel settore del legno-arredo, con la questione del mancato rinnovo del contratto portata alla ribalta dai lavoratori in presidio ai cancelli del Salone del Mobile. Una valanga di vertenze si stanno aprendo anche nel metalmeccanico, oltre ai licenziamenti a catena applicati dalle big tech.
Andrea Gianni