
Riccardo Zangirolami a 23 anni è il più giovane direttore d’orchestra mai salito sul palco a Sanremo È anche pianista compositore e arrangiatore
"L’esperienza a Sanremo? Adrenalina a mille. Ora ho voglia di normalità: uscire con gli amici, fare una passeggiata al parco. Doverosa una pausa di relax, dopo giorni così intensi". Il sangiulianese Riccardo Zangirolami, 23 anni, pianista e compositore, è il più giovane direttore d’orchestra che sia salito sul palco dell’Ariston, dove ha coordinato l’esibizione di due degli artisti in gara al 75esimo Festival della canzone italiana: Gaia e Rkomi. Del resto, Zangirolami non è nuovo ai primati: figlio di musicisti, c’è chi lo ha definito, fin da bambino, un prodigio delle note. Ha iniziato a studiare il pianoforte a sei anni; a dieci è entrato al Conservatorio di Milano, nella classe del maestro Vincenzo Balzani, e l’anno dopo ha iniziato a interessarsi di composizione e sperimentazione.
Da allora, è stato un crescendo di risultati e affermazioni. Numerosi i premi e i riconoscimenti ottenuti, in Italia e all’estero, all’interno di una carriera che lo ha visto anche dirigere l’iconica “Hollywood studio symphony orchestra“. Dalla musica classica a quella leggera, al suo attivo ci sono, tra l’altro, una collaborazione col maestro Andrea Morricone e alcuni arrangiamenti per artisti del calibro di Elisa, Giorgia e Marracash. Nel 2017 il Comune di San Giuliano gli ha tributato la benemerenza civica.
"In realtà non mi sento un fenomeno, la musica mi viene naturale – dice –. Essere il più giovane direttore d’orchestra al Festival di Sanremo è una responsabilità. Il palco dell’Ariston è anche un luogo simbolico e mette un po’ di soggezione, ma al tempo stesso è un tornado di emozioni, uno stimolo a fare sempre meglio. Sono arrivato a Sanremo dopo il Festival della taranta, una manifestazione alla quale ho partecipato lo scorso agosto in Puglia, e grazie alla collaborazione col collega Shablo".
Zangirolami è un ex studente del liceo scientifico Primo Levi di San Donato, e si è esibito più di una volta nella rassegna “Note d’estate“, ospitata a Rocca Brivio. "Da Sanremo a San Giuliano, ogni evento può essere un’occasione per far conoscere e valorizzare la musica. Spesso mi chiedono quale sia il mio desiderio più grande. Sogno che la musica possa avere più dignità, a partire dalle scuole, dove oggi è considerata una materia secondaria. Bisognerebbe studiare il pentagramma così come si studiano l’alfabeto e i numeri. La musica è sempre attorno a noi. È energia, aria che si muove".