BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Crollo della gru, operai morti. Familiari e sindacati parti civili: "Potevano essere salvati"

Due anni fa la tragedia, vittime Marco Pozzetti di Carugate e Roberto Peretto di Cassano. Cinque gli imputati per omicidio colposo considerati responsabili di una serie di errori. .

Crollo della gru, operai morti. Familiari e sindacati parti civili: "Potevano essere salvati"

Crollo della gru, operai morti. Familiari e sindacati parti civili: "Potevano essere salvati"

Crollo della gru a Torino, familiari e sindacati ammessi come parti civili al processo per la morte di Marco Pozzetti, 54 anni e Roberto Peretto, 52. Il 19 dicembre 2021, due anni fa, la tragedia che si è portata via i lavoratori di Carugate e Cassano. Alla sbarra cinque imputati per omicidio colposo, secondo l’accusa responsabili di una catena di errori, manovre sbagliate, controlli mancati che portarono al volo di 40 metri in cui morì un terzo giovanissimo collega piemontese dei due, il 23enne Filippo Falotico. Una ferita mai rimarginata per i parenti e le comunità. In aula si è arrivati dopo 13 mesi di indagini e una una super-perizia.

Per la Procura torinese "nonostante omissioni e controlli superficiali i tre operai potevano essere salvati". E invece non furono presi neanche accorgimenti in extremis e quella mattina a pochi giorni da Natale le carenze finirono in lutto. A rispondere di quel che accadde ci sono il manovratore che pilotava il braccio del mostro metallico, i legali rappresentanti della società Fiammengo, appaltatrice dei lavori al condominio di via Genova, teatro dello schianto al suolo, e quelli della Calabrese Autogru e di Loca Gru, e la coordinatrice della progettazione ed esecuzione delle opere. Secondo gli esperti del pubblico ministero Giorgio Nicola e del procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, il braccio meccanico era più basso rispetto all’altezza prevista dal manuale tecnico: troppo corto per completare l’aggancio alla cuspide della torre. Nel tentativo di terminare l’operazione, nella fase più delicata dell’assemblaggio, iniziò a ondeggiare e cascò tutto. Anche chi avrebbe dovuto verificare, per i magistrati, non lo fece. Nessuno avrebbe richiesto e visionato il piano di sicurezza operativa e appurato che l’autogru fosse conforme. Nel giorno del secondo anniversario, Roberta Varotti, moglie di Pozzetti, e Clarissa Vetri, compagna di Peretto sono tornate a Torino per ricordare che quel accadde.