
Il liceo classico Carducci intitola un'aula a Cristina Mazzotti
Milano, 23 maggio 2025 – Il 30 giugno 1975, quando non aveva ancora 18 anni, Cristina Mazzotti venne sequestrata mentre rientrava a casa nella villa di famiglia, a Eupilio, dopo aver festeggiato al Bar Bosisio di Erba la promozione in terza liceo (il quinto anno), al Carducci di Milano, e la maggiore età con gli amici. Com’è noto, il sequestro finì con la sua morte. A mezzo secolo di distanza il Liceo Classico Giosuè Carducci le ha intitolato un'aula alla memoria.
La cerimonia
Durante la cerimonia che si è tenuta stamattina è stata scoperta una targa commemorativa alla presenza della famiglia Mazzotti. "È una emozione incredibile venire qui e pensare che la zia ha calpestato queste pietre - ha raccontato, commossa, la nipote di Cristina Mazzotti, Arianna - oggi con questa targa la si ricorderà ancora di più. Ricordare Cristina è un monito per riflettere su quello che noi possiamo fare affinché questi crimini non si ripetano e questa crudeltà venga fermata. Le nostre scelte contano e quindi riflettiamo, partiamo dalla storia di Cristina per arrabbiarci, tirare fuori il nostro coraggio e portare avanti i nostri valori per un futuro migliore. Io auguro a tutti voi di avere il coraggio di scegliere la strada giusta".
Il sequestro di Cristina Mazzotti
Il sequestro di Cristina Mazzotti fu un rapimento a scopo estorsivo avvenuto tra Lombardia e Piemonte nell'estate del 1975. La ragazza, figlia di un imprenditore locale, fu rinchiusa per 27 giorni in una buca profonda un metro e 45 centimetri, lunga due metri e 65, larga un metro e 55 da cui usciva all'esterno un tubo di plastica di 5 centrimetri per respirare. Tutti i giorni la sua carceriera le somministrava Valium per sedarla. Fino a che la ragazza morì, un mese dopo dal rapimento, per un mix letale di tranquillanti.
La storia di Cristina è una delle tante storie drammatiche che testimoniano la lunga stagione dei sequestri di persona a scopo estorsivo che, tra gli anni '70 e '90, colpì duramente il Nord Italia, con almeno 207 sequestri riconducibili alla 'ndrangheta. Tuttora il processo all'ideatore e ai mandanti è in corso dopo il rinvio a giudizio degli imputati. Al liceo Carducci, da diversi anni, è attivo un collettivo studentesco promosso dall'associazione antimafia Libera, dedicato proprio alla giovane Cristina, ha ricordato il referente regionale di Libera Lorenzo Frigerio agli studenti che chiedevano un modo per impegnarsi. E oggi pomeriggio il Comune di Milano e le associazioni ricorderanno le vittime della strage di Capaci, che 33 anni uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrata Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.