MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Crisi della maggioranza. Tre assessori in fuga la parola passa a OperAttiva

La sindaca Barbieri resta al suo posto, le linee guida saranno dettate dal nuovo gruppo consiliare "Le nostre sono dimissioni irrevocabili, da oltre due anni assistiamo a decisioni inefficaci".

Crisi della maggioranza. Tre assessori in fuga la parola passa a OperAttiva

Crisi della maggioranza. Tre assessori in fuga la parola passa a OperAttiva

Si è consumata ieri sera la crisi della maggioranza che governa la città e che ha decretato il fallimento della lista Futura. La sindaca Barbara Barbieri resta al suo posto ma senza tre assessori e con un nuovo gruppo consiliare che detterà la linea guida della politica operese. Era nell’aria da giorni la sensazione che qualcosa non andasse nelle fila della maggioranza di centrosinistra che amministra la città. Sensazione che si è palesata con la formalizzazione della nascita di un nuovo gruppo consiliare, OperAttiva composto da sei consiglieri e con la rinuncia alle deleghe da parte dei tre consiglieri che erano stati nominati assessori. Il nuovo gruppo consiliare è formato da Sara Rossi, Nicola Battista, Alessandro Pistore, Paola Tuè, Andrea Pessina, Alberta Maria Bruno (Presidente del consiglio comunale) che hanno lasciato il gruppo Futura che fa capo alla sindaca Barbara Barbieri. "Oggi nasce il nuovo gruppo consiliare “OperAttiva” sostenuto da Sinistra Italiana, Gruppo Civico di Opera, Movimento 5Stelle e Italia Viva - spiegano in una nota gli esponenti del nuovo gruppo che sarà guidato da Paola Tuè -. OperAttiva nasce con la precisa volontà di migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa comunale e di garantire l’attuazione del programma elettorale condiviso.

Dopo ripetute richieste di cambiamento, dopo numerose proposte per efficientare i processi politici e decisionali dell’ente, di fronte ad un atteggiamento di chiusura, abbiamo ritenuto che la costituzione di un nuovo gruppo consiliare - esterno ma di appoggio alla maggioranza - sia la strada più sostenibile e utile e rappresenti una scelta doverosa". La rottura si è consumata all’indomani del rimpasto di deleghe e non dei volti della giunta, come chiesto dal neonato gruppo OperAttiva. "Sono dimissioni irrevocabili - ha spiegato l’ex assessore Pistore a nome dei dimissionari -. Da oltre due anni abbiamo espresso il nostro disagio nell’assistere a decisioni amministrative inefficaci. Abbiamo sottolineato la necessità di un cambio di rotta rimanendo inascoltati a partire dalle opere pubbliche paralizzate, dall’incapacità di creare un rapporto armonico con i dipendenti comunali, dalla distanza dai cittadini a partire dalla chiusura dei commenti sulla pagina istituzionale Fb".

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