MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Crescenzago sogna la rinascita: "Noi, rimasti senza negozi né servizi"

I residenti sperano nell’inversione di tendenza dopo l’arrivo del mercatino di Coldiretti

Uno dei tanti terreni abbandonati al degrado nei pressi di via Palmanova

Milano, 15 febbraio 2020 - «Sogniamo la rinascita. A poco a poco il quartiere si sta ripopolando, ma mancano i servizi: dal supermercato alla Posta, da negozi di prossimità a un Bancomat a spazi aggregativi. E non sarebbe male avere una scuola elementare". La voce è quella dei cittadini di via Rizzoli e dintorni, quartiere Crescenzago, estrema periferia est. Ivo Del Zotto, referente del Comitato Inquilini Rizzoli 1983 che si dà da fare nel complesso di case del Comune nate 37 anni fa tra i civici 13 e 45, con 344 alloggi, accende i riflettori sulla zona.

Un primo passo è stato compiuto martedì con l’inaugurazione di Campagna Amica, mercatino agricolo della Coldiretti che torna ogni settimana delle 8 alle 13 nel parcheggio di via Rizzoli 13/A, che ha raccolto le esigenze degli abitanti, soprattutto anziani, i quali fanno fatica ad allontanarsi dal quartiere. Ora una volta a settimana troveranno formaggi, carni, frutta, verdura, riso, pane a chilometro zero. "Per sopperire alla mancanza di servizi nel quartiere, il Municipio 3 - commenta la presidente Caterina Antola - si è impegnato a ottenere la collaborazione di Coldiretti e tutte le autorizzazioni necessarie e, soprattutto, ha lavorato con la condivisione dei residenti, i quali hanno  rinunciato a parcheggiare nel posto loro riservato per due giorni la settimana". "Una splendida iniziativa, servizio utilissimo per noi che non abbiamo un supermercato. Fino al 2013 – sottolinea Del Zotto – ne avevamo uno nella stessa struttura dove ha sede il nostro comitato ma da 7 anni quello spazio è vuoto". Attiva è solo l’altra metà, dove il comitato accoglie realtà e associazioni che offrono servizi: assistenza per problemi sociali o fiscali, momenti di aggregazione, incontri con istituzioni, raccolta di richieste di interventi nelle case popolari.

Ad arricchire il luogo, le attività promosse dai custodi sociali, una piccola biblioteca e uno spazio compiti gestito da QuBì. Tutto in due sale, più servizi igienici. "Sarebbe bello avere ampi spazi aggregativi". La priorità, a sentire gli abitanti, sono però "i negozi di prossimità. Ora sono rimasti pochissimi commercianti in via Civitavecchia mentre una volta avevamo panetteria, drogheria, salumeria, lattaio e macellaio" ricorda Francesca Lucca, 81 anni. "Chissà che qualcuno – si domanda Del Zotto – non decida di investire negli spazi al piano terra del nuovo complesso residenziale di via Rizzoli 47 (Urbana New living, ndr) dove si è già trasferita la farmacia di quartiere spostandosi lì da via Palmanova 152". E, a proposito di quel tratto di via Palmanova, a ridosso dei binari del metrò, "ci domandiamo quale sarà il futuro del terreno abbandonato, di proprietà privata, pieno di sterpaglie e rifiuti". C’è chi vorrebbe un parco pubblico, chi si azzarda a proporre la realizzazione di una scuola elementare "perché arriveranno tante nuove famiglie". La rinascita di questo terreno potrebbe diventare il simbolo del riscatto.