Covid e i morti della Baggina, via alla perizia: otto esperti per la strage

La Procura aveva chiesto di archiviare l’indagine per epidemia colposa sui vertici del Pio Alber go Trivulzio ma il giudice dispose altri mesi di indagini e ordinando una maxi consulenza sul decesso di oltre 300 ospiti

L’ingresso del Pio Albergo  Trivulzio

L’ingresso del Pio Albergo Trivulzio

Milano, 4 marzo 2023 - Una maxi-perizia per fare chiarezza sui morti del Pio Albergo Trivulzio. È il prossimo passaggio dell’inchiesta giudiziaria sulla strage dei nonni, gli anziani ospiti della più grande casa di riposo milanese morti a centinaia nei primi mesi del virus. Tra due giorni, lunedì, il gip Marta Pollicino conferirà l’incarico agli otto esperti prescelti per provare a far luce sui decessi degli oltre 300 anziani ospiti della “Baggina“ nella prima ondata Covid della primavera 2020.

Gli otto professionisti - tra loro medici legali, virologi, epidemiologi, specialisti di geriatria, anche un esperto di medicina del lavoro - nel corso dell’ incidente probatorio riceveranno i quesiti da sciogliere. Si tratterà di indagare sulla sussistenza o meno del nesso di causalità tra le morti degli anziani e le infezioni riscontrate tra gli ospiti e il personale del Pat tra il primo febbraio e il 30 giugno 2020, oltre alle eventuali inosservanze delle misure di sicurezza.

Una perizia, quella che si avvierà a giorni, decisa dopo che nel giugno scorso il gip Alessandra Cecchelli respinse l’istanza di archiviazione che i pm avevano formulato per il dg del Trivulzio Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza, e per la struttura, la storica “Baggina“.

All’archiviazione del fascicolo si era opposta l’associazione Felicita, che rappresenta i familiari degli anziani, coi legali Luigi Santangelo e Luca Santa Maria. Una trentina le persone offese nel procedimento, tra cui la stessa associazione Felicita. Il giudice Cecchelli (poi passato a nuovo ruolo) aveva stabilito la necessità di altri 6 mesi di indagini per arrivare alle perizia. E nei mesi scorsi il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e i pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi avevano delegato la Guardia di Finanza a effettuare ulteriori acquisizioni di documenti e cartelle cliniche al Trivulzio. E sono stati ascoltati, come richiesto dal giudice, i parenti di alcuni anziani morti.

L’udienza di lunedì "costituisce un passaggio importante sulla strada verso un processo che possa accertare le eventuali responsabilità penali in relazione agli oltre 300 decessi avvenuti al Pio Albergo Trivulzio durante i primi mesi della pandemia". L’incidente probatorio si terrà nell’aula bunker di piazza Filangieri. "Parteciperanno molti parenti delle vittime - spiega Felicita - oltre al direttivo della nostra associazione che, insieme ai parenti dei deceduti, si è costituita come parte offesa".

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