
Oggi le celebrazioni del 25 aprile: ci ricordano gli 80 anni della Liberazione. Al corteo milanese attese 70mila persone
Milano – La preoccupazione degli organizzatori dell’Anpi: “Chi ha intenzione di rovinarci la festa fa un favore alle destre”. La sfida di Giovani palestinesi e antagonisti, che hanno intenzione di presentarsi a Palestro due ore prima (alle 12) del concentramento ufficiale (alle 14) per prendere la testa della manifestazione in partenza alle 14.30: “Vogliamo e dobbiamo stare davanti, come espressione viva e attuale della Resistenza”. La replica della Brigata ebraica: “Ci sono delle regole”. Le polemiche preventive non hanno risparmiato l’immediata vigilia delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Polemiche che non hanno fatto altro che aumentare il livello di allerta e che oggi potrebbero tradursi in problemi di ordine pubblico, per quanto il dispositivo predisposto dalla Questura punti proprio a evitare che il corteo con 70mila persone da Porta Venezia al Duomo venga macchiato da contestazioni violente e aggressioni. Tutte le possibili variabili sono state analizzate nella riunione di mercoledì del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura.
Partiamo dal programma, che prevede all’arrivo, dalle 16 in avanti, i discorsi del sindaco Giuseppe Sala, della partigiana Sandra Gilardelli, del segretario generale della Cgil Maurizio Landini e del presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. In piazza ci saranno, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, i leader di Alleanza verdi e sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Alle 18 andrà in scena in una Scala sold out il concerto di musica classica organizzato dalla sezione Anpi del Piermarini. Sulla giornata aleggia, però, lo spettro delle tensioni. Se nel 2024 trecento pro Pal avevano colonizzato piazza Duomo e in particolare la zona più vicina al palco per fischiare gran parte degli interventi (provando anche a sfondare le transenne presidiate dagli agenti in tenuta antisommossa), quest’anno la strategia è cambiata: l’intenzione palesata via social è quella di anticipare il resto dei manifestanti, con l’obiettivo dichiarato di conquistare le prime file sin dall’inizio con bandiere e slogan per Gaza e contro Netanyahu.
“Oggi più che mai – il messaggio – riteniamo inaccettabile che nel corteo antifascista trovino spazio anche figure e gruppi che rappresentano il sionismo, il colonialismo e la guerra: non può esserci spazio, in una giornata come questa, per chi sostiene l’oppressione del popolo palestinese”. Un riferimento diretto alla Brigata ebraica, che sfilerà protetta dai City Angels (in quello spezzone ci saranno anche i rappresentanti della comunità ucraina e di Azione) e i cui esponenti hanno risposto con estrema chiarezza: “Che arrivino costoro – ha detto il direttore del museo Davide Romano – che non hanno alcun titolo riguardo alla seconda guerra mondiale e vogliono passare davanti a tutti già delinea che tipo di persone sono. Persone che non hanno né educazione né rispetto per chi è stato deportato e ha combattuto la guerra di liberazione”.