Corsi di educazione stradale in corsia

Gli agenti di Polizia locale insegnano ai pazienti più giovani le regole per conseguire il patentino per monopattini e ciclomotori

Corsi di educazione stradale in corsia

Corsi di educazione stradale in corsia

Da quanti anni svolgete questa attività?

"Da 15 anni"

Come è nata questa idea?

"La Scuola del Corpo della Polizia Locale da circa 40 anni svolge corsi di educazione stradale in ambito scolastico ed extrascolastico. Nel settore ospedaliero prima della nascita di questo servizio non svolgevamo alcuna attività educativa.

Abbiamo, quindi, pensato di proporre corsi di educazione stradale inizialmente ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici per offrire loro la possibilità di svolgere questi corsi in maniera ludica e conoscere, oltre alle regole della strada, la figura degli Agenti di Polizia Locale.

L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dai piccoli pazienti e dai loro genitori e poi successivamente i corsi sono stati estesi anche ai Day Hospital e a quasi tutti gli ospedali della città.

Ad oggi abbiamo incontrato circa 30.000 bambini negli ospedali di Milano".

Come avete vissuto il cambio di modalità da “in presenza” a “DAD”? Quali sono gli aspetti positivi e negativi?

"Questa pandemia ha cambiato il modo di relazionarsi privandoci dell’importanza del contatto umano mettendoci quindi a dura prova, ma la voglia di continuare ad incontrare i bambini e a non abbandonarli ci ha fatto sperimentare nuove forme di comunicazione (on-line) e nuovi contenuti.

Il tutto è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità degli insegnanti e degli operatori sanitari in servizio presso gli Ospedali che hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa in modalità on line fino al nostro ritorno in corsia. In particolar modo, l’Istituto Comprensivo Luciano Manara di Milano diretto dalla Preside Donatina De Caprio ha mostrato particolare sensibilità per l’iniziativa rendendo cosi possibile videocollegamenti regolari con i ragazzi ricoverati presso il reparto di pediatria dell’ospedale San Carlo Borromeo di Milano diretto dal dottor Alberto Fabio Podestà".

Quali sono le domande che i bimbi e i ragazzi in ospedale vi fanno più frequentemente?

"Dipende dalla loro età: i più piccoli sono incuriositi dalla nostra uniforme e dai nostri compiti di Agenti di Polizia Locale; i più grandi (adolescenti) sono in genere interessati alle regole da rispettare per la guida del ciclomotore o del monopattino".

Avete qualche esperienzaepisodio particolare che volete riportare?

"Lo scorso anno scolastico abbiamo incontrato on line per diverse settimane una ragazza che chiameremo Giulia, ricoverata per una lunga degenza in un reparto pediatrico di un ospedale milanese.

Giulia desiderava superare l’esame per il conseguimento del “patentino” ma in quel periodo non poteva seguire i corsi in presenza a causa del suo ricovero in ospedale.

Abbiamo svolto con lei delle lezioni per introdurla ai concetti sulla sicurezza stradale e così, grazie alla sua volontà ed impegno, successivamente è riuscita a conseguire con profitto il desiderato “patentino”".

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