BARBARA CALDEROLA
Cronaca

"Correre con il go-kart: ho realizzato il mio sogno"

Niko Tremolada ha fondato un’associazione per il diritto di tutti allo sport. A 18 anni un incidente lo ha costretto sulla carrozzina, ma non si è mai arreso

di Barbara Calderola

Dieci anni fa un incidente gli ha cambiato la vita, ma lui non si è fatto mettere all’angolo dalla carrozzina e ha realizzato il suo sogno: correre con il go-kart. Ma non da solo, "con tutti i ragazzi come me, disabili". Ieri, al velodromo di Pessano Niko Tremolada ha portato in pista tanti piloti speciali, in arrivo da tutta la Lombardia.

"Un sogno che ho realizzato fondando Wheelchair Karting, l’associazione che racconta la nostra condizione e si batte perché tutti possano fare sport. Un progetto un po’ folle che folle non è". Per capirlo, basta lanciare un’occhiata ai bolidi modificati "per garantire sicurezza a chi non è più autonomo", racconta il 28enne. La memoria torna ai terribili istanti che hanno spezzato i suoi sogni di adolescente: "Ero in moto. Due giorni dopo avrei compiuto 18 anni. Mi sono risvegliato senza l’uso delle gambe. Ho dovuto cambiare prospettiva". La lunga lotta in ospedale, al Niguarda, il dolore non l’hanno fermato. Neppure quattro anni fa quando quello che "doveva essere un semplice intervento di routine si è trasformato in tre operazioni seguite da un’altra lunga degenza".

"Volevo che anche altre persone con handicap potessero provare emozioni forti. Ho deciso di battermi con tutte le mie forze per portare l’inclusione in pista". Il sogno non è affatto campato in aria e trova in fretta una base solida: "Sponsor decisi a modificare i go-kart per adattarli a chi guida solo con le mani. Tutti i comandi sono stati portati al volante. Prima, un solo esemplare, poi siamo riusciti ad arrivare a 10. E adesso abbiamo inventato la macchinina a due posti per disabili intellettivi, che non possono guidare. Anche a loro volevo regalare un sorriso, l’ebbrezza del vento fra i capelli". Così Niko e il suo team si sono messi all’opera.

"Da solo non sarei riuscito a fare nulla. Nella nostra squadra le generazioni si abbracciano, è bellissimo. Ci aiutano persone dai 18 anni ai 60, tornano sempre tutti. Nessuno si è mai tirato indietro. Anche questa è una lezione importante. Insieme, è meglio". Nel pubblico c’è il sindaco Alberto Villa: "Niko Tremolada è un guerriero. Il suo motto la dice lunga: crederci sempre, arrendersi mai. Tiene i suoi corsi a Rozzano, dove c’è una pista per go-kart. Ma aveva il desiderio di giocare in casa, per noi è un onore. Questa manifestazione lascia il segno". "La nostra è una piccola Formula 1 dove conta il cuore - conclude il presidente pilota - proprio come nella vita".