Coronavirus Lombardia, i contagi rallentano. Gallera: "Resistere altri 15 giorni"

L'assessore visita l'ospedale da campo a Crema: "Grazie Cuba". Il governatore Fontana alle forze dell'ordine: fate più controlli

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Milano, 24 marzo 2020 - Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, ieri gli ospedali lombardi hanno ricoverato meno malati di Covid19 del giorno precedente. "Si conferma il trend in calo. Oggi forse è la prima giornata positiva di questo mese durissimo. Ma non è il momento di rilassarsi, dobbiamo combattere ancora". Ha detto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.  Un centinaio di ricoveri in meno: da 10.581 domenica a 10.449, di cui 1.183 in terapia intensiva (in aumento di 41) e 9.266 nei reparti, 173 meno del giorno prima.  "Molti presidi - aggiunge Gallera - segnalano una riduzione lieve di accessi nel weekend, in qualche caso si è mantenuta, anche se la pressione, soprattutto negli ospedali di trincea, rimane fortissima. E attenzione: c’erano già stati rallentamenti dopo le prime misure di contenimento, seguiti da forti ondate quando erano state allentate".

I dati dalle province

I contagiati, 28.761 in Lombardia dall’inizio dell’emergenza, sono aumentati di 1.555 in ventiquattr’ore, cioè meno dei 1.691 di domenica e dei 3.251 di sabato, il giorno in cui in Lombardia sono morte 546 persone con un tampone positivo. Domenica i decessi erano 361, ieri altri 320 e pur nella drammaticità d’un bilancio di 3.776 vittime in un mese anche questo è un decremento, "per il terzo giorno consecutivo". Il contagio rallenta non più solo a Lodi (+45 casi a 1.817), ma anche a Bergamo (+255 a 6.471, domenica l’aumento era di 347), a Cremona (30 casi nuovi a 2.925, il giorno prima erano 162) e anche a Milano, +230 la provincia a 5.326 positivi e +137 la città a 2.176, in crescita quasi dimezzata rispetto a domenica (mentre a Brescia è il contrario, altri 588 contagiati, rispetto ai 289 del giorno prima, che la portano a 5.905). 

Bertolaso positivo al Covid 19

"Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento". Lo scrive su Facebook Guido Bertolaso, consulente del Presidente della Regione Lombardia. "Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell'ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia", conclude Bertolaso.

Tasse regionali sospese

È sospeso fino al 31 maggio in Lombardia il pagamento delle tasse regionali, comprese bollo auto e Irap. È quanto prevede la delibera approvata dalla giunta su proposta del governatore Attilio Fontana di concerto con l'assessore al Bilancio Davide Caparini. I pagamenti e i versamenti sospesi potranno essere effettuati in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2020, senza l'applicazione di sanzioni ed interessi, salvo ulteriori proroghe legate allo sviluppo dell'emergenza coronavirus.

Crema, inaugurato l'ospedale da campo

"Una fratellanza". Cosi' l'assessore a Giulio Gallera definisce l'asse italo-cubano che ha permesso di far arrivare a Crema 52 professionisti sanitari, i quali lavoreranno in quello che è un ospedale "a tutti gli effetti", ma soprattutto una struttura che rappresenta "una nuova speranza per questo territorio", tra i più colpiti dall'emergenza Covid-19. Una collaborazione "straordinaria e insperata" la definisce Gallera, che dei cubani apprezza la professionalità con cui "da quando sono arrivati domenica sera - dice-  stanno approfondendo i protocolli". Nell'ambito dell'inaugurazionme dell'ospedale di Crema, Gallera ha poi invitato tutti i cittadini a non mollare adesso che i numeri stanno finalmente calando: "Dobbiamo resistere altri 15 giorni per vincere la battaglia". L'assessore ha ribadito che dopo i dati degli ultimi due giorni, "forse i nostri sforzi stanno dando un risultato positivo. Ma proprio per questo dobbiamo stare a casa".

Galli: alcune etnie immuni? E' un'ipotesi

"La tubercolosi temo non c'entri niente. Quello che spero possa essere confermato, anche a livello di ricerca, è il fatto che, verosimilmente, c'è una diversa disponibilità e diverse caratteristiche dei recettori per il virus in alcune etnie, in alcune popolazioni, soprattutto di origine africana". Lo ha spiegato Massimo Galli, direttore Malattie infettive all'Ospedale Sacco di Milano, rispondendo alla domanda su una possibile 'fake news', ossia quella che gli extracomunitari siano immuni al coronavirus perché vaccinati contro la tubercolosi. "È un'ipotesi, c'è da studiarci sopra - ha premesso Galli - però ci sono alcune evidenze che effettivamente non abbiamo persone di origine africana nei nostri reparti, se non forse in minima misura. Questo suggerisce che l'ipotesi che la porta di ingresso del virus sia diversa e non accogliente in determinate etnie, possa stare in piedi: asiatici ed europei hanno porte aperte" mentre "gli africani ce le hanno chiuse. Se fosse così il disastro colpirebbe di meno le aree più fragili del mondo".

Fontana: prevale la mia ordinanza

"Ho parlato ieri con il ministro Boccia, secondo la prima valutazione dei loro uffici è come dicevamo noi: dove l'ordinanza è più restrittiva prevale la nostra su quella del governo". lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana."Se noi diciamo che si chiude e loro tengono aperti, possiamo chiudere. Tutto questo a meno che non emettano un decreto legge, che è di rango superiore e prevale su tutto quello che sta sotto. Finché non c'è il decreto però vale la nostra ordinanza". "Oggi venendo in macchina da Varese ho trovato ancora tanta gente in autostrada: faccio appello alle forze dell'ordine di fare più controlli. L'appello ai cittadini lo abbiamo fatto, a questo punto l'appello è alle forze dell'ordine" per fare più controlli.

Gallera: tampone relativo, conta monitorare i pazienti

"Il tampone ha un valore relativo - ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera -. Noi abbiamo 22 centri che processano i tamponi e ne riusciamo a fare 5mila al giorno, adesso stiamo valutando di ampliare la nostra potenzialità, siamo la regione che ha più centri, ma anche se facciamo 100-200mila tamponi al giorno quanto tempo ci vuole per processarli? A quel punto è importante monitorare le condizioni di salute per intervenire su chi ha bisogno", ad esempio verificando con il saturimetro - a disposizione del proprio medico - la saturazione dei polmoni, quanto si respira bene, "stiamo convolgendo i medici per questa sorveglianza più stringente rispetto a prima"."Ciò che facciamo noi e ciò che fanno a Piacenza è esattamente la stessa cosa. A Piacenza il medico di medicina generale segnala chi deve fare il tampone, che è quello che avviene e che avverrà in Regione Lombardia. Non ci sono Regioni che fanno i tamponi e Regioni che non le fanno". Ha sottolineato Gallera, aggiungendo poi che Regione Lombardia "ieri ha approvato una delibera che prevede la presa in carico e il monitoraggio sul territorio da parte dei medici di famiglia, anche attraverso sistemi di telemedicina, sia dei pazienti Covid che sono stati dimessi ma non sono ancora guariti sia di coloro che iniziano ad avere i primi sintomi".

Mascherine introvabili

''Quello delle mascherine è un problema sul quale va fatta chiarezza - ha detto il governatore Fontana -. Noi stiamo facendo il possibile per acquistarle nel mondo, ormai non ce ne sono più. Devo dire che i nostri produttori e imprenditori stanno facendo un ottimo lavoro per cercare di convertire le loro produzioni e per darci una mano. Devo dire grazie al professor Resta e allo staff del Politecnico di Milano, che sta validando i tessuti. Non è tanto la forma della mascherina, ma il contenuto dei tessuti che conta"

La Caritas recluta i giovani degli oratori

La Caritas Ambrosiana ha scelto di tenere aperti tutti i servizi essenziali per aiutare le famiglie più fragili, e per farlo ha chiesto l'aiuto di nuovi volontari. Venerdì scorso l'organismo diocesano, insieme all'Ufficio di Pastorale giovanile e della Fondazione Oratori Milanesi, ha rivolto un invito ai giovani della Diocesi affinché si rendano disponibili a offrire il proprio aiuto alle persone più fragili, nel rispetto delle cautele che le circostanze richiedono. I giovani, in particolare, potranno impegnarsi nella consegna della spesa o dei farmaci a domicilio agli anziani prendendo contatti con le Caritas parrocchiali.

In campo anche l'Ordine di Malta

Anche il Sovrano Ordine di Malta si è attivato nella gestione dell'emergenza Covid-19, sia attraverso forme di collaborazione con i sistemi sanitari nazionali, con i corpi di protezione civile, sia con presidi medici e di assistenza sociale. Per quanto riguarda l'Italia, in una delle regioni più colpite dalla pandemia, la Lombardia, il corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) ha dispiegato i suoi volontari a supporto della realizzazione del nuovo ospedale costruito a tempo di record nei padiglioni della Fiera di Milano. Con 200 posti di terapia intensiva e sub-intensiva, fortemente voluto dalla Regione Lombardia, costituirà un polo medico fondamentale per curare i pazienti più colpiti. L'Ordine di Malta Italia contribuirà al funzionamento dell'ospedale attraverso la donazione di 260 apparecchi per la respirazione assistita. I volontari dell'Ordine di Malta assistono da oggi i pazienti affetti da Covid-19, e le persone appena guarite ma che necessitano di ulteriori cure, nella nave ospedale appena allestita nel porto di Genova.

 

 

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