Coronavirus in Lombardia, Gallera: "Quasi tutti gli ospedali dedicati ai contagiati"

Bilancio odierno dell'assessore: "2612 i positivi e 135 i decessi, crescono comunque i dimessi". Poi, l'appello: "Servono atteggiamenti corretti, virus ha velocità fulminea"

Mascherine, emergenza coronavirus a Milano

Mascherine, emergenza coronavirus a Milano

Milano, 6 marzo 2020 - I decessi per coronavirus in Lombardia sono saliti a 135, con 37 nuovi morti nella giornata di oggi, rispetto ai 98 di ieri. Fortunamente sono cresciute le persone dimesse: 469. I positivi sono 2612, 361 in più rispetto ai 2251 di ieri, con un +16%. Lo ha affermato l'assessore al Welfare Giulio Gallera. "Solo oggi - ha detto - abbiamo avuto 65 nuovi ricoveri in terapia intensiva". In particolare, "il 36% dei casi di contagio è costituito da over 75; il 20% e' tra i 65 ed i 74 anni, il 25% tra i 50 ed i 64 anni, il 17% tra i 25 e i 49 anni, l'1% tra i 18 e 24 anni e sempre l'1% ha meno di 18 anni".

Poi, mostrando le slide con le mappa dei contagi dal 22 febbraio al 5 marzo, ha sottolineato che il virus si è "sviluppato con velocità fulminea" sul territorio regionale.  E che, quindi, servono "atteggiamenti radicali altimenti rischiamo che non ci sia un picco dei contagi ma solo una crescita dei casi. O veramente assumiamo un atteggiamento individuale molto responsabile, oppure non siamo in grado di valutare quando arriverà la discesa". Gallera ha inoltre ribadito che "il sistema sanitario lombardo" ha fronteggiato la situazione "con uno sforzo gigantesco", ma che "la situazione dei pronto soccorso nelle aree di frontiera è sempre di grande pressione". L'assessore ha spiegato che "solo ieri a Crema ci sono stati 80 accessi in pronto soccorso tutti da ricoverare con polmonite, ed erano 70 il giorno prima, 60 il giorno prima ancora". A Lodi, ha proseguito "c'erano 65 persone in pronto soccorso da ricoverare, a Cremona ieri sono passate 80 persone, a Bergamo est 70 persone, questo per dare a tutti la dimensione fenomeno che stiamo affrontando". 

Per questo, c'è un cambio di strategia: gran parte degli ospedali della Lombardia si devono preparare ad affrontare l'emergenza Corornavirus, con pochi presidi che invece resteranno concentrati sulle patologie più importanti, come la cardiochirurugia.  "Fino a oggi vi avevo detto che avevamo individuato due o tre ospedali covid, da destinare alla gestione dei pazienti, ma il numero di pazienti cresce in maniera così imponente che facciamo il contrario: stiamo - ha detto Gallera - individuando alcuni pochi presidi che rimarranno come evidenza delle patologie più importanti. Di fatto, avremo tre grandi ospedali che si occuperanno della cardiochirurgia. Tutti gli altri si occuperanno di Covid, e ribaltiamo l'assioma dei primi giorni". In questi giorni, "stiamo anche adattando le recovery room delle chirurgie a posti di terapia intensiva".

Riguardo le misure da prendere, l'assessore ha fatto sapere che "stanno arrivando a scadenza le nostre ordinanze, domani mattina faremo un incontro con il board di esperti della sanità per capire qual è il suggerimento per eventualmente proseguire, abbandonare o mitigare le misure che abbiamo messo in campo. Subito dopo incontreremo i sindaci di tutti i Comuni capoluogo per condividere con loro le riflessioni degli scienziati che poi porteremo al governo". L'assessore ha però aggiunto che "a parte Cremona, tutti gli altri capoluoghi di provincia hanno un numero di casi fortemente contenuto. Non pensiamo in alcun modo, almeno da parte nostra, ad azioni specifiche su grandi aree urbane, come Milano".

Primo paziente all'ospedale di Baggio

E' arrivato il primo paziente destinato all'ospedale militare di Baggio a Milano. A trasportarlo da Bergamo è stata un'ambulanza che e' arrivata preceduta da un'auto dei carabinieri. Era ricoverato all'ospedale Papa' Giovanni XXIII. Si tratta di un uomo risultato positivo al Coronavirus ma non in gravi condizioni, di cui ora si prenderanno cura i medici e gli infermieri in divisa della caserma milanese. L'arrivo, previsto per mezzogiorno, è stato posticipato di qualche ora perché in mattinata c'era stata difficoltà nel reperire l'ambulanza e adibirla al trasporto. La seconda paziente che doveva arrivare in giornata, invece - una donna - è stata dimessa ieri. Un terzo soggetto, ricoverato all'ospedale di Busto Arsizio, era stato individuato come idonea al trasferimento nell'ospedale militare, ma le sue condizioni sono nel frattempo migliorate e potrebbe non arrivare oggi.

Bergamo, positivi la prefetta e il questore. Ma anche il prefetto di Brescia

La prefetta di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, si è sottoposta a tampone ed e' risultata positiva al coronavirus. Dal palazzo del Governo di Bergamo si conferma come lo stato di salute del prefetto le consente comunque di essere attiva e lavorare da casa. Positivo anche il questore di Bergamo, Maurizio Auriemma, che è asintomatico, come anche il prefetto di Brescia Attilio Visconti. 

Coronavirus, vescovo di Cremona ricoverato per accertamenti

Il vescovo di Cremona, Monsignor Antonio Napolioni, questo pomeriggio è stato ricoverato presso l'Ospedale Maggiore di Cremona per sospetto coronavirus. Il prelato da qualche giorno, come riferisce l'ufficio stampa della diocesi, mostrava un certo malessere, con febbre altalenante e progressive difficoltà respiratorie. Questo pomeriggio il ricovero in Ospedale per ulteriori accertamenti e per essere sottoposto al tampone.

Sindaci bergamaschi: "Zona rossa? Siamo sui carboni ardenti"

"Stiamo aspettando le riflessioni che sta facendo il Governo, speriamo che siano abbastanza celeri", ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera a L'Aria che Tira su La7. "Nel Lodigiano abbiamo assunto una posizione molto dura perché lì c'era il focolaio. La zona della bergamasca ha una condizione molto simile, con un numero di contagi molto alto" ha aggiunto. E ha concluso: "Invitiamo i cittadini di quei Comuni a ridurre drasticamente la loro vita sociale, soprattutto gli over 65, zona rossa sì o zona rossa no". Intanto, i sindaci di Nembro e Alzano Lombardo sono "sui carboni ardenti" con le voci che si rincorrono ma senza alcuna comunicazione ufficiale e si stanno organizzando per affrontare il 'blocco' delle attività e il divieto di entrare ed uscire dall'area.

Dimesso il 'paziente 3' e la moglie del 'paziente 1'

"E' stato dimesso" ieri il 'paziente 3', il runner amico del 38enne di Codogno (Lodi), il primo contagiato dal coronavirus in Lombardia. Lo ha annunciato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. In precedenza era stata dimessa anche la moglie del 38enne, la 'paziente 2'. 

Il sindaco Sala ringrazia l'Oms

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto ringraziare sulla sua pagina Facebook il direttore generale dell' Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, "per le parole di sostegno", che ha scritto attraverso un Tweet nei confronti della città. "La nostra città sta reagendo a questa situazione con il grande senso di responsabilità e di comunità che le è proprio. Avanti!", ha concluso Sala che poi ha aggiunto l'hashtag #forzamilano.

Contagio sull'asse Lodi-Torino

Una coppia di 80enni, ricoverata dai primi giorni di marzo nel reparto di Medicina generale alle Molinette di Torino é risultata positiva al coronavirus. I coniugi, arrivati in ospedale per quella che sembrava influenza, non avevano dichiarato che avevano ricevuto la visita proprio in quei giorni del figlio, che lavora nella zona rossa di Lodi.

Stop alle messe

Lo Conferenza Episcopale Lombarda ha stabilito che le celebrazioni con la presenza di fedeli sono sospese da domenica 8 marzo fino a nuova comunicazione: le chiese rimarranno aperte per la preghiera individuale e perl'incontro personale con i sacerdoti. L'organismo ha inviato un comunicato nel quale, "esprimendo vicinanza a tutti coloro che sono colpiti e coinvolti da questa emergenza, rinnova le disposizioni relative a celebrazioni, luoghi di culto e oratori". "Si invita - si legge nella nota - alla preghiera in famiglia e si dispone, analogamente a quanto avviene per le scuole, la chiusura degli oratori e delle relative attività educative fino a domenica 15 marzo". Intanto, l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha inviato un video messaggio a tutti i fedeli. 

Palestre chiuse, stop anche a sale slot e bingo

Palestre chiuse fino al 3 aprile in tutta la Lombardia. A Milano sono sospese fino all'8 marzo anche le attività di sale slot, sale scommesse e sale Bingo in ottemperanza al decreto della presidenza del Consiglio per limitare il contagio da Coronavirus.

Rinviate la Milano-Sanremo e le finali della Coppa del Mondo di sci a Cortina

Si allunga la lista degi eventi annullati o posticipati a causa dell'epidemia. Ufficialmente rinviata a data da destinarsi la Milano-Sanremo del 21 marzo prossimo. La venticinquesima edizione di Miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano - inizialmente prevista dal 17 al 19 aprile - si terrà nei padiglioni di Fieramilanocity dall'11 al 13 settembre 2020 (preview 10 settembre). Insieme a Miart, come di consueto avrà luogo anche la Milano ArtWeek, che si sposta nella stessa settimana, dal 7 al 13 settembre. "La scelta di posticipare gli eventi nasce dall'esigenza di tutelare al meglio la salute di visitatori, espositori e cittadini, in relazione all'evolversi della diffusione del Covid-19", si legge nel comunicato duffuso dagli orgabnizzatori.  Cancellate anche le finali di Coppa del mondo di  sci in programma a Cortina in programma dal 18 al 22 marzo

Emergency a disposizione della Regione Lombardia

Emergency è a disposizione, con i suoi medici, di Regione Lombardia per l'emergenza sanitaria legata al Covid-19. "Abbiamo sentito questa mattina i vertici della Regione Lombardia e abbiamo offerto la nostra disponibilità a collaborare nella gestione dell'epidemia di Covid-19. Possiamo mettere a disposizione delle autorità sanitarie le competenze di gestione dei malati in caso di epidemie, maturate in Sierra Leone nel 2014 e 2015 durante l'epidemia di Ebola", ha sottolienato l'associazione umanitaria.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro