Coronavirus, sindaci della Bergamasca: "Zona rossa? Siamo sui carboni ardenti"

Intanto l'assessore al Welfare Giulio Gallera sollecita il Governo: "Siamo in attesa, speriamo siano celeri"

Una strada deserta ad Alzano Lombardo

Una strada deserta ad Alzano Lombardo

Bergamo, 6 marzo 2020 - E' ancora attesa nella Bergamasca per sapere se si attiverà una nuova 'zona rossa', dopo quella del Lodigiano. "Stiamo aspettando le riflessioni che sta facendo il Governo, speriamo che siano abbastanza celeri", ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera a L'Aria che Tira su La7. "Nel Lodigiano abbiamo assunto una posizione molto dura perché lì c'era il focolaio. La zona della bergamasca ha una condizione molto simile, con un numero di contagi molto alto" ha aggiunto. E ha concluso: "Invitiamo i cittadini di quei Comuni a ridurre drasticamente la loro vita sociale, soprattutto gli over 65, zona rossa sì o zona rossa no".

Sindaci: "Siamo sui carboni ardenti"

Anche se da una settimana sono "sui carboni ardenti" con le voci che si rincorrono ma senza alcuna comunicazione ufficiale, i sindaci di Nembro e Alzano Lombardo, i due comuni della Bergamasca in attesa di sapere se diventeranno 'zona rossa', la seconda in Lombardia, si stanno organizzando per affrontare il 'blocco' delle attività e il divieto di entrare ed uscire dall'area. Claudio Cancelli, primo cittadino di Nembro, contagiato e già guarito ma ancora in quarantena, in contatto via skype con gli assessori e il personale degli uffici comunali, sta costituendo una "unità di Crisi". "Stiamo predisponendo gli elenchi dei volontari che comprende quelli già operativi e altri che si sono fatti avanti per dare una mano» per i servizi essenziali ai cittadini come la distribuzione dei pasti a domicilio. Poi è stato reclutato il responsabile dell'ufficio tecnico che coordina una piccola squadra di operai per eventuali interventi "in quanto per i lavori - ha proseguito il sindaco - abbiamo dato l'appalto a una ditta esterna e non sappiamo se avrà le possibilità di entrare". E lo stesso vale per l'assistenza domiciliare integrata ad anziani e malati allettati a casa. Potenziato anche il servizio anagrafe "per gli eventuali decessi". Insomma, ha detto Cancelli, "siamo in fase di organizzazione preventiva per un evento che non sappiamo quando, se e come avverrà".

Camillo Bertocchi, primo cittadino di Alzano ha raccontato che da ieri, assieme alla giunta, si sta strutturando "il Coc, il Centro operativo comunale e stiamo individuando le varie mansioni. Non solo il reclutamento dei volontari ma - aggiunge- stiamo predisponendo una specifica e puntale attività di comunicazione ai cittadini". In queste ore il personale addetto al centralino del comune viene formato per "dare le risposte ai quesiti fondamentali" prevedendo le molte telefonate da parte degli abitanti. Tra le varie cose, anche il coordinamento con i servizi sociali per l'assistenza alle persone sole e con fragilità. "La gente è spaventata dal coronavirus - ha proseguito Bertocchi -. Quando una cosa non si conosce si ha più paura. Comunque siamo pronti ad affrontare tutto, l'importante è avere la certezza e sapere se istituiscono la zona rossa. Le regole non ci spaventano, l'importante è sapere quel che dobbiamo fare".