Coronavirus, i locali in crisi salvati dalla colletta dei clienti

Bovisa, tra una settimana riapre la Scighera: donazioni per 11mila euro. Nidaba Theatre, la raccolta fondi supera quota 17mila euro.

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di Nicola Palma

"Riapertura 9 settembre dalle 18.30. Musica dal vivo in salone in orario aperitivo, ingresso gratuito con tessera Arci, uscita a cappello. Non vediamo l’ora". Ieri pomeriggio, i gestori della Scighera, storico circolo di via Candiani, hanno invitato così gli aficionados a festeggiare insieme la rinascita dopo i mesi difficili del lockdown. Un messaggio tutt’altro che scontato fino a qualche mese fa, quando gli animatori dello spazio culturale alla Bovisa avevano fatto appello ai frequentatori storici: "Vi chiediamo un aiuto per poter ripartire. Un contributo anche piccolo da parte di tutti farà la differenza", il post comparso a inizio estate sulla pagina Facebook della Scighera.

In tanti hanno risposto alla chiamata, sin da subito, tanto che già a fine giugno la colletta aveva raggiunto quota 6.800 euro: "Con queste prime donazioni – avevano fatto sapere all’epoca i gestori – abbiamo potuto iniziare a pagare le utenze e i costi fissi dei mesi di chiusura forzata, oltre alla commercialista per la presentazione annuale del bilancio". E ancora: "Grazie di cuore a tutte e tutti voi che avete voluto donare due birre... e a volte due bottiglie di vino, e a volte anche ricche cene da otto persone! Il vostro sostegno umano ed economico è fondamentale, il sapere che ci siete ci riempie di entusiasmo e voglia di ripartire". Nel frattempo, la cifra è cresciuta ulteriormente, come comunicato sempre sui social a metà della scorsa settimana: "Siamo davvero grati e contenti del sostegno datoci: con la campagna “Dieci per uno, Scighera per tutti“, abbiamo raccolto 11mila euro, una bella sommetta per ripartire". Una ripartenza fissata per mercoledì prossimo, ovviamente nel rispetto delle normative anti-contagio. Per fortuna, il caso Scighera non è isolato. Sì, perché anche i fedelissimi del Nidaba Theatre hanno messo mano al portafogli per evitare la chiusura del locale di musica dal vivo di via Gola: fino a ieri, lo slogan "Aiuta Max e Barbara a tenere in vita il Nidaba" sulla piattaforma gofundme.com ha convinto 443 donatori, che in totale hanno messo insieme la cifra di 17.794 euro. Contributi fondamentali per non abbassare la saracinesca. Scighera e Nidaba, due storie positive che compensano solo in parte l’amarezza per le realtà culturali che non hanno retto all’impatto devastante della pandemia.

A giugno avevano alzato bandiera bianca i gestori del circolo Ohibò di via Benaco. E lo stesso triste destino era toccato più o meno negli stessi giorni al centro culturale MY G di via Vincenzo da Filicaia, a Niguarda, e alla libreria Cultora di via Lamarmora, nata tre anni fa "per essere un baluardo di resistenza culturale nel centro di Milano". Una resistenza fiaccata dal Covid.

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