
Attività non necessaria e spostamento senza valido motivo, multe all’autolavaggio, e il titolare scrive: "Se non possiamo lavorare, tanto valeva chiudere".
Ora una richiesta di chiarimenti di categoria è pronta a partire alla volta del Ministero. L’appello arriva da Riccardo Moroni, titolare di un grande autolavaggio self service sulla Provinciale a Villa Fornaci. "L’attività da decreto e codice Ateco può rimanere aperta – spiega – Ma per più giorni una pattuglia della Finanza ha multato molti nostri clienti in uscita. A quanto abbiamo capito, perché lavare l’auto, se non si è operatori sanitari o se non si hanno ragioni d’urgenza particolare, non è attività necessaria. Fra i multati un pensionato al quale è stata comminata una sanzione da 370 euro".
"Il rispetto verso chi si occupa dei controlli è massimo. Vorremmo solo capire. Il decreto di marzo non prevede la chiusura degli autolavaggi; ma nessuno ha mai fatto una circolare ministeriale che chiarisca come fruirne. Noi non siamo un negozio, la nostra clientela è di passaggio. Stiamo cercando di avere lumi". Il lavoro è calato di per sè del 90%: "Ovviamente la nostra azienda, in quanto aperta, non ha usufruito di cassa o dell’una tantum partite Iva". Non entrano in polemica le Fiamme Gialle: buonsenso e rispetto della normativa, si sottolinea, sono alla base di ogni verbale.
Monica Autunno