MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Violentata nel suo centro massaggi: "Mi ha presa a pugni, avevo paura che mi uccidesse"

Arrestato un ventiseienne ecuadoriano: si sarebbe finto cliente per poi aggredire la titolare cinese

Carabinieri in campo, decisivi per le indagini i filmati di videosorveglianza

Cormano (Milano) – "L’ho accontentato solo per paura di essere uccisa". La donna pensava di trovarsi di fronte a un cliente come tanti, entrato nel suo centro massaggi di Cormano il pomeriggio dello scorso 20 febbraio, ma in pochi minuti si è ritrovata in trappola. Afferrata per il collo, picchiata e violentata. Le indagini dei carabinieri hanno portato al presunto stupratore: Andriw Anibal Vera Delgado, ecuadoriano di 26 anni pregiudicato e disoccupato, residente a Milano in zona Navigli, che a distanza di un mese è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale e di rapina perché avrebbe pure sottratto alla vittima il suo cellulare.

È il 20 febbraio e sono passate da poco le 17.30 quando un uomo entra nel centro massaggi. Davanti alla titolare, una donna cinese di 46 anni, si finge un cliente gentile come racconterà poi la stessa vittima. Chiede di poter caricare il telefono e di andare in bagno ma spostandosi da una parte all’altra perlustra il locale assicurandosi che non ci sia nessun altro. Poi, certo di essere solo con la donna, entra in una delle stanze accompagnato da lei e va all’attacco. "Mi ha presa per il collo, spingendomi contro il letto e sferrandomi pugni. Ho gridato ma mi ha obbligato a tenere la bocca chiusa". Quindi le strappa i vestiti di dosso e la obbliga a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà. "Continuava a bloccarmi il collo per costringermi a non parlare". Uscito dalla stanza, intima a lei di restarci. Lei prova a uscire ma viene colpita con un pugno sulla fronte. Poco dopo le 18.15 l’uomo scappa dal centro massaggi con in tasca il telefono della donna che, terrorizzata, chiede aiuto a un negozio vicino da cui parte la richiesta di soccorso. Al centro Soccorso violenza sessuale e domestica della clinica Mangiagalli il personale medico riscontra i segni della violenza, oltre a graffi ed ecchimosi e a un’ematoma sulla fronte.

I carabinieri della stazione di Cormano cominciano le indagini, coordinate dalla pm Elisa Calandrucci. Decisivi i filmati di videosorveglianza grazie ai quali viene individuato il presunto autore della violenza, poi riconosciuto dalla vittima. Nei giorni scorsi, il gip Angela Laura Minerva emette un’ordinanza di custodia cautelale in carcere con l’accusa di violenza sessuale e rapina a carico del ventiseienne sottolineandone la "spregiudicatezza insensibile alle minime regole sociali e al rispetto della dignità umana". Lunedì l’uomo finisce a San Vittore. Era già stato condannato per furto in concorso e ha a suo carico anche cinque denunce per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, porto abusivo di oggetti atti a offendere e furto aggravato.