MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Contro l’iperconnessione. Un centro estivo al ranch con i telefonini spenti: "L’obiettivo: ritrovarsi"

Ivano Zoppi di Fondazione Carolina: "Gli schermi rendono i ragazzi più soli". Nella Maremma laziale a contatto con la natura per riscoprire la vita semplice.

Contro l’iperconnessione. Un centro estivo al ranch con i telefonini spenti: "L’obiettivo: ritrovarsi"

Contro l’iperconnessione. Un centro estivo al ranch con i telefonini spenti: "L’obiettivo: ritrovarsi"

Un campo estivo per disintossicarsi da internet. Spegnendo cellulare e pc e accendendo la voglia di stare insieme, immersi nella natura. È l’idea di Fondazione Carolina, la onlus dedicata a Carolina Picchio, la quattordicenne che si tolse la vita a gennaio 2013 perché vittima di messaggi d’odio sui social, pensata per bambini e adolescenti sempre connessi "ma paradossalmente sempre più soli", spiega Ivano Zoppi, che è segretario generale di Fondazione Carolina e presidente di Pepita onlus, cooperativa specializzata da 20 anni nell’educazione di bambini e ragazzi,.

Qual è l’obiettivo di questo campus “digital detox“?

"L’idea (che abbiamo sperimentato per la prima volta, in maniera più blanda, lo scorso anno) nasce da un’esigenza dei ragazzi stessi: quella di ritrovarsi. Solo mettendo da parte smartphone e computer possono riscoprire quelle emozioni autentiche che lo schermo non può replicare. Ritrovarsi, non per forza dopo essersi smarriti ma anche per evitare di perdersi in quella dipendenza da web e social in cui cadono, a diversi livelli, 8 ragazzi su 10. App e social attirano i giovanissimi anche oltre 8 ore al giorno, dopo la scuola. Nella nostra intenzione il distacco da digitale non deve essere doloroso né forzato: le giornate saranno riempite da attività che aiuteranno a scoprire il valore della vita on line".

Come sarà strutturato il centro?

"Andremo nel Red Cedar Ranch: un vero ranch nel cuore della Maremma laziale, a pochi chilometri da Civitavecchia, in cui i ragazzi (suddivisi in fasce di età 13-16 e 9-12) potranno stare tutto il giorno a contatto con la natura e gli animali, ma soprattutto con se stessi. Si prenderanno cura degli animali, potranno entrare in empatia con loro, cercando nello stesso tempo di capire anche le proprie emozioni. Al loro fianco ci saranno educatori professionisti e psicologi. Per conquistare i più piccoli nel mondo off line servono nuovi stimoli, magari proprio la semplicità di una struttura in legno, dipinta di rosso e bianco come i vecchi fienili americani, con camere ricavate dalla scuderie e una natura mozzafiato intorno".

Quali sono le attività in programma?

"Laboratorio di etologia con cavalli, attività con cani e animali da fattoria e una giornata per imparare le tecniche di sopravvivenza nei boschi. Poi trekking sulla via Francigena, tiro con l’arco e tanto altro, tutto studiato con pedagogisti, psicologi e veterinari specializzati".

Cellulari e pc saranno proprio vietati?

"A un certo punto i ragazzi vorranno sentire le famiglie, e certo non glielo impediremo. La sfida è far loro dimenticare una cosa, forse l’unica che oggi ci costringe a ritornare a casa appena usciti se ci accorgiamo di essere senza: lo smartphone. Nel ranch il telefono sarà riconsegnato ai ragazzi solo a fine giornata, per un momento di confronto e contatto con i genitori.

Il nostro desiderio è far sì che la natura possa battere il telefono, che insomma i ragazzi la preferiscano nelle giornate che trascorreranno al ranch, non perché costretti ma perché realmente conquistati da cavalli, cani, galline e tanti altri animali, che molti di loro finora hanno visto solo sugli schermi. La natura coinvolge tutti i sensi, porta con sé odori, manualità e orientamento alla base della prevenzione dei disagi psico-fisici che il digitale usato in maniera scorretta sta creando. Non vogliamo cancellare il digitale ma far sì che venga usato in maniera sana". Per iscrizioni camp@fondazionecarolina.org.