
Il presidente della Regione insiste per eliminare il vincolo che grava sugli amministratori locali. Poi esulta per il "no" della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sull’autonomia.
Attilio Fontana non chiude alla possibilità di ricandidarsi alla presidenza della Regione Lombardia nel 2028. Per lui sarebbe la terza volta di fila, dopo le due candidature culminate entrambe con l’elezione. Le sue parole, però, sembrano dettate soprattutto dalla volontà di dare una mano alla sua Lega, che da settimane è in pressing sugli alleati di governo perché prendano in considerazione l’idea di eliminare definitivamente il limite dei due mandati che attualmente grava sui presidenti di Regione come sui sindaci.
In gioco c’è innanzitutto la presidenza del Veneto, per la quale si andrà alle urne quest’anno. Qui il Carroccio vorrebbe ricandidare Luca Zaia, che di mandati, a dire il vero, ne ha già fatti tre per via di una legge – quella datata 2004 – che non è stata fin qui interpretata in modo univoco. Tra i punti divisivi c’è, ad esempio, la legittimità delle leggi via via emanate da alcune Regioni – Campania in primis – proprio per aggirare i limiti al numero di mandati.
In Veneto la partita è tutta interna al centrodestra: con Zaia incandidabile, sarebbe Fratelli d’Italia ad esprimere il candidato presidente e ad inseguire l’obiettivo di eleggere per la prima volta un governatore nel Nord. Diversa la situazione in Campania, dove lo scontro è tutto interno ad un partito, il Pd, nemmeno ad una coalizione. Il governatore Vincenzo De Luca vorrebbe ricandidarsi, la segretario dei Dem, Elly Schlein, vorrebbe invece che si rispettasse il limite del terzo mandato.
Come non bastasse, la legge regionale voluta dallo stesso De Luca è stata impugnata dal Governo Meloni, a ulteriore conferma che il pressing leghista è destinato a non ottenere risultati, a meno che il pronunciamento della Corte Costituzionale non sorrida ai ribelli. In questo contesto, ecco le parole di Fontana che già da settimane, esattamente come il sindaco Giuseppe Sala, ha fatto sapere di essere contrario al limite di carica.
"Lasciatemi finire questo mandato e alla fine potrò decidere": così il governatore lombardo ha risposto ieri a chi gli chiedeva se pensasse di ricandidarsi per un eventuale terzo mandato, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Statale di Milano. "Io sono assolutamente convinto che quella di consentire il terzo mandato sia l’idea giusta" ha proseguito Fontana. Quanto alla presa di posizione di Sala, il presidente della Regione commenta: "Tutte le persone che cercano di applicare il buon senso e che cercano di vedere anche le scelte che possono essere più logiche per il proprio Paese, non possono che essere d’accordo".
In serata Fontana ha esultato per il pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha ritenuto inammissibile l’indizione del referendum abrogativo dell’autonomia: "Molto soddisfatto di questa decisione: il tentativo portato avanti dai comitati referendari e dai partiti di sinistra di contrapporre il Nord al Sud è stato smontato".