NICOLA PALMA
Cronaca

Contratto vigili, intesa Comune-sindacati: sulle notti resta tutto come prima. Ma Sulpl e Usb si chiamano fuori

Dopo mesi di muro contro muro, sottoscritto un verbale d’intenti: 1.500 euro a testa nel 2024 e progetto speciale per potenziare i controlli serali

Un ghisa impegnato di sera nelle strade milanesi

Un ghisa impegnato di sera nelle strade milanesi

Milano – Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire col senno di poi. Se non fosse che la trattativa non è ancora conclusa e che quello che ieri hanno sottoscritto i rappresentanti di Csa e Uil (come fatto in precedenza da Cgil e Cisl) è solo un verbale d’intenti con il Comune, che dovrà trovare sostanza in un successivo accordo definitivo. Certo, ora l’intesa pare vicina, dopo mesi passati a battagliare.

Da questo scenario si sono tirati fuori i delegati di Sulpl e Usb, che non hanno sottoscritto nulla e hanno rilanciato lo stato di agitazione.  Lo scontro tra Palazzo Marino e vigili è partito nell’autunno scorso, quando la Giunta Sala ha fatto chiaramente intendere di voler rivedere l’organizzazione del Corpo, con l’obiettivo dichiarato di triplicare il numero di agenti sul territorio nelle ore più critiche sul fronte sicurezza. Da lì la contestata informativa che a novembre ha messo nero su bianco l’intenzione di superare il sistema dei coefficienti, che consente ai ghisa di uscire dalla rotazione dei turni serali al raggiungimento di quota 70 nella somma tra età anagrafica e anzianità di servizio e dalla rotazione dei turni notturni al raggiungimento di quota 60. In quella comunicazione, c’era pure un ultimatum: accordo entro il 31 gennaio 2024 o disdetta unilaterale (poi diventata realtà) di alcune clausole del contratto decentrato.

A quel diktat è seguita una stagione di scioperi (molti dei quali bloccati da precettazioni); senza dimenticare la denuncia da parte di tre sigle per condotta antisindacale. Il giudice del lavoro chiamato a esprimersi sulla vicenda ha invitato le parti a risedersi. A quel punto, i tentativi di riavvicinamento si sono svolti su più tavoli, con proposte arrivate in tempi diversi per riavviare un dialogo. Ed ecco la prima sintesi, controfirmata da Cgil, Cisl, Csa e Uil. In primo luogo, il Comune si è impegnato a stanziare per il 2024 una quota individuale di 1.500 euro, sotto forma di previdenza complementare. Capitolo indennità: incremento a 15 euro per il servizio esterno e fino 12 alla voce "condizioni di lavoro".

E le quote 60 e 70? L’amministrazione ha confermato "l’attuale sistema dei coefficienti di esclusione dai turnati serali e notturni, il numero attuale dei turni a carico degli agenti e degli ufficiali e la programmazione annuale dei turni". Con una postilla: "I suddetti punti saranno comunque oggetto di discussione nei prossimi tavoli sindacali, unitamente alla tematica dell’approntamento del personale per inizio servizio". Detto altrimenti: per adesso è così, ma la trattativa è ancora in corso. Inoltre, Palazzo Marino ha annunciato che presenterà un progetto speciale, finanziato con "i proventi delle violazioni alle norme del Codice della strada", per potenziare i controlli "in fascia serale e notturna".

Dal canto suo, il segretario provinciale del Csa Orfeo Mastantuono fa sapere di aver fatto aggiungere una nota a verbale per ribadire che il sistema dei coefficienti non è negoziabile. Sulpl e Usb non ci stanno: "Pur rivendicando l’innegabile necessità di veder aumentare il salario di tutti gli appartenenti al Corpo, non anteporremo mai l’interesse economico alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e la legittima necessità di veder tutelato il loro tempo sociale e familiare".