Nuovo statuto e regolamento del consiglio comunale, a cinque mesi dalla tumultuosa approvazione in un consiglio che durò dodici ore è l’ora dei ricorsi, e delle polemiche. Il ricorso contro la delibera è stato presentato al Capo dello Stato dai cinque consiglieri comunali di minoranza. L’Amministrazione ha provveduto alla nomina di un legale e al trasferimento della pratica al Tar. È la sindaca Elisa Balconi a sferrare l’attacco: "Ventimila euro dei cittadini per far valere ragioni già democraticamente espresse in aula". Di rimando l’opposizione, per voce della lista civica Si Può: "È stata la maggioranza, e non noi, a scegliere di spostare la pratica al Tar. Se statuto e regolamento fossero stati scritti con equilibrio non ci sarebbe stato bisogno di alcun ricorso. Difendere la democrazia non è uno spreco".
Carte bollate dunque, a cinque mesi dalla bufera che accompagnò, in dicembre, l’approvazione del nuovo regolamento del consiglio, bollato dalla minoranza come "liberticida" e portato a casa dopo un’interminabile seduta di consiglio comunale. Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è stato presentato dai consiglieri Raffaela Annetta, Domenico De Pascale, Francesca Colombo, Daniela Tomassetti e Eliana Capizzi. La notizia dei giorni scorsi, l’Amministrazione all’attacco: "Un confronto di 12 ore e mezza in aula consiliare, oltre 200 emendamenti presentati e il voto democratico del consiglio, che ha di fatto validato i due strumenti, non sono bastati. Sono amareggiata - così Elisa Balconi - di questa scelta che danneggia innanzitutto i cittadini".
Monica Autunno