
Il consigliere comunale Daniele Nahum accende uno spinello davanti a Palazzo Marino
Detto fatto. Il consigliere comunale Daniele Nahum, accende uno spinello davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per sostenere la legge che consente la coltivazione di cannabis in casa per uso personale. Una promessa mantenuta quella del consigliere dem che pochi giorni fa aveva annunciato che "per disobbedienza civile mi fumerò una canna davanti a Palazzo Marino e poi cederò una ciocca di capelli a Giovanati della Lega".
Su proposta del collega Filippo Barberis, capogruppo Pd, la legge è stata approvata dal consiglio comunale di palazzo Marino nei giorni scorsi con ventisei voti a favore, dieci contrari e due astenuti. Le polemiche non erano mancate con il centrodestra schierato contro la legalizzazione della cannabis. Con un’eccezione, il capogruppo di FI Alessandro De Chirico: "Sono a favore della proposta contenuta nell’odg. Per sconfiggere la malavita e le mafie bisogna far emergere il consumo di queste sostanze. Anche perché da parte della forze dell’ordine c’è già tolleranza quando scoprono piccoli quantitativi di cannabis non legati allo spaccio". Di parere diametralmente opposto Alessandro Verri e Deborah Giovanati, capogruppo e vicecapogruppo della Lega, che non solo votano contro, ma rilanciano con un altro odg che contiene questa proposta: "I consiglieri comunali diano il buon esempio: vogliono liberalizzare l’uso della cannabis, si sottopongano al test antidroga. Apriamo la discussione in modo sereno, senza fraintendimenti".