MASSIMILIANO MINGOIA; NICOLA PALMA
Cronaca

Concorso per le nuove licenze taxi. Test il 5 dicembre per 694 candidati. Esame da remoto a prova di furbetti

Corsa alle 450 autorizzazioni in palio: domande su Codice della strada, toponomastica e regolamento. Aspiranti conducenti monitorati da una videocamera per individuare eventuali suggeritori nella stanza.

Concorso per le nuove licenze taxi. Test il 5 dicembre per 694 candidati. Esame da remoto a prova di furbetti

La flotta di 4.855 licenze sarà rafforzata tra la primavera e l’estate del 2025

di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma

MILANO

Concorso per i nuovi tassisti, ci siamo. Il 5 dicembre, i 694 aspiranti conducenti si cimenteranno con il test scritto a scelta multipla, con quesiti su Codice della strada, regolamento del bacino aeroportuale lombardo e toponomastica. Le licenze messe in palio dal Comune sono 450. L’esame avverrà da remoto, con un software predisposto da una società esterna e un sistema a prova di "furbetti" con postazione del candidato monitorata costantemente da un’altra videocamera piazzata a un metro e mezzo per assicurarsi che non ci siano suggeritori nella stanza.

Come emerge da una determinazione dirigenziale del 4 novembre, l’appalto è stato affidato all’azienda cagliaritana Ales srl, che ha presentato un’offerta di circa 14mila euro (di cui 11.772 per il servizio e 2.590 di Iva). Chi otterrà 21 punti su 30 sarà giudicato idoneo a guidare un’auto bianca e finirà in una graduatoria valida per tre anni: in caso di pari merito, la minore età anagrafica, il numero di figli a carico e un’eventuale esperienza precedente come collaboratore familiare serviranno a scalare la graduatoria. Entro i successivi due mesi, il tassista in pectore dovrà versare il prezzo della licenza; e ne saranno dati altri due per presentare la documentazione "comprovante la disponibilità dell’autovettura". A iter completato, il conducente avrà novanta giorni per iniziare il servizio.

Se tutto andrà secondo programma, la flotta che attualmente conta 4.855 macchine sarà potenziata tra la primavera e l’estate del 2025. A quasi un quarto di secolo dall’ultima volta. Il fattore tempo è fondamentale in questa storia, se è vero che da anni l’utenza lamenta la carenza di veicoli specie in alcuni momenti della giornata (notte) e della settimana (weekend). La risposta di Palazzo Marino si fonda sul decreto Asset, che dà la possibilità alle città capoluogo di indire bandi per incrementare fino al 20% il numero di taxi in circolazione. L’amministrazione avrebbe quindi potuto arrivare fino a 971, ma ha scelto di fermarsi a 450 con le licenze e di muovere in un secondo momento la leva delle seconde guide.

Un terzo delle nuove autorizzazioni avrà un costo ridotto rispetto a quello standard di 96.500 fissato da Amat e promosso dall’Autorità di regolazione dei Trasporti: chi sceglierà di guidare un veicolo per trasporto disabili (la licenza con queste caratteristiche sarà a vita) dovrà pagare "solo" 77.200 euro (-20%), mentre chi accetterà di coprire per cinque anni i turni più critici sul fronte delle chiamate inevase (picco del 30% nelle notti del weekend) avrà diritto a una decurtazione del 30% (67.550 euro); coloro che soddisferanno entrambe le condizioni verseranno 57.900 euro (-40%). I proventi delle licenze (previsione di 39 milioni) verranno divisi tra i tassisti oggi in attività, che dovrebbero incassare 8mila euro a testa.