MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Colori naturali da frutta e verdura: la rapa dà il rosso, il cavolo è blu

Dagli scarti alla tavolozza: Recup colora la scuola elementare Fabbri

Il laboratorio guidato da Recup nelle aule della primaria di viale Zara (NewPress)

Milano, 24 marzo 2018 - Si solito, quando si cucina, la buccia della cipolla è la prima a finire nell'immondizia. A cosa potrebbe servire? Lo pensano quasi tutti. Eppure, se potessero vedere il color ocra, delicato, che lo «scarto» - in questo caso chiaro - produce una volta bollito, non solo si ricrederebbero ma vorrebbero sperimentare la magia. Non serve essere artisti, bastano la buona volontà e la fantasia per trovare il bello anche dentro le cose di cui solitamente ci disfiamo. Lo hanno spiegato ieri ai bambini della scuola elementare Fabbri in viale Zara 96 (Istituto comprensivo Arbe-Zara) le ragazze di Recup, associazione di promozione sociale che dal 2016 porta avanti un progetto anti spreco: recuperare il cibo «ammaccato» che resta invenduto nei mercati rionali, separare i prodotti buoni da quelli non più commestibili e metterli a disposizione di chiunque voglia portarli a casa. Questo consente non solo di risparmiare a tanti l'umiliazione di rovistare tra l'immondizia e la frutta marcia, un'abitudine che si è fatta strada, purtroppo, in tempi di crisi, ma anche di evitare che il cibo venga buttato come un qualsiasi rifiuto.

In media, in ognuno degli 11 mercati visitati ogni settimana, 40 volontari salvano 80 chili di frutta e verdura. Ma anche dagli scarti si può tirar fuori il bello. Ieri, per la prima volta, due volontarie di Recup hanno mostrato a due classi di bambini di 9 e 10 anni come estrarre colori da bucce e polpe mature. E ognuno ha potuto realizzare un disegno su fogli di carta rigorosamente non comprati ma, anch'essi, recuperati. I pennelli Sono stati creati utilizzando ramoscelli. «Non tutta la frutta e la verdura può rilasciare colore», spiega per prima cosa Ilaria Piccardi, 26enne, affiancata da Federica Canaparo, 25. Entrambe studiano all'Accademia di Brera ed entrambe sono colonne di Recup. Sono state loro, ieri, a condurre il laboratorio. «Come fare il rosso? Da una rapa. Bastano la polpa, acqua e un frullatore. Poi si filtra». Il color ocra? Con la buccia di cipolla dorata. Un bell'arancio con la buccia d'arancia.

Dalle foglie di cavolo rosso, invece, nasce il blu. Ma aggiungendo aceto ecco spuntare il fucsia. Mentre dai fondi di caffè si crea il marrone. «I colori sono simili agli acquerelli». Alla fine del laboratorio, i lavori di tutti i bambini sono stati messi in mostra su un tavolo. Ora la parola d'ordine è «sperimentare». «Lo faremo insieme - assicura la maestra Ester Salis alle ragazze di Recup - e vi scriveremo per raccontarvi dei nostri esperimenti». Gli adulti che volessero cimentarsi nell'impresa potranno farlo domani a «Fa' la cosa giusta». Appuntamento alle 10 a Fiera Milano City, padiglione 4. © RIPRODUZIONE RISERVATA