Avevano classificato come organici e non pericolosi 13,5 tonnellate di rifiuti speciali, come insetticidi e liquidi in polvere, che dovevano essere invece trattati in modo particolare. I carabinieri del nucleo operativo ecologico di Milano, nel corso di un sopralluogo nella sede operativa di un impianto di smaltimento colognese, hanno riscontrato rilevanti violazioni della normativa ambientale. Sono state denunciate alla Procura di Monza due persone in qualità di consiglieri, amministratori delegati e legali rappresentanti di una società con sede legale a Milano, che lavora nel settore del recupero rifiuti speciali pericolosi e non.
I due sono ritenuti responsabili di aver ricevuto 48 colli di rifiuti, che contenevano rifiuti agrochimici e sostanze pericolose che non potevano essere trattate come semplici scarti organici. L’impresa avrebbe messo in atto questa condotta per aggirare le prescrizioni dell’autorizzazione in suo possesso, che non consente il ritiro di rifiuti speciali pericolosi con quella classificazione. I 48 colli sono stati sequestrati a disposizione dell’autorità giudiziaria. I controlli dei carabinieri del Noe continueranno anche per prevenire gli incendi di natura colposa o dolosa. La.La.