
L’ex legatoria sarà trasformata in un futuristico complesso residenziale
Esattamente vent’anni dopo la dismissione della storica legatoria, l’ex Torriani si prepara a rinascere. Era il 2005 quando in corso Roma oltre 40mila metri quadri restarono vuoti, dopo la chiusura della fabbrica. Da allora fu un susseguirsi di progetti faraonici - come quello firmato dall’architetto Giancarlo Marzorati - che non videro mai la luce, curatele fallimentari, aste ed esposti all’Ats per la presenza di amianto. Una storia travagliata che si è conclusa ieri mattina, in Villa Casati, con la firma della convenzione urbanistica tra il Comune e Officine Mak, la società che ha acquistato i terreni nel 2020.
Dopo un lungo percorso, che ha portato a una profonda revisione del progetto, pubblico e privato sono pronti a partire con il piano di rigenerazione urbana, che trasformerà l’ex legatoria in un futuristico complesso residenziale. "Siamo molto orgogliosi di questo progetto, che è il più imponente tra quelli che ci vedono protagonisti. Siamo orgogliosi della struttura architettonica degli edifici, con le logge curvilinee e gli edifici moderni in classe A4. Sarà una piccola City Life - commenta Daniele Consonni, ceo di Officine Mak -. Settimana prossima, con l’avvio degli scavi, si parte. Contiamo di consegnare le prime palazzine tra 24 mesi, mentre nel 2029 è prevista la fine di tutto il complesso". Un intervento atteso e in cui la stessa cittadinanza ha riposto fiducia, acquistando sulla carta buona parte degli appartamenti che saranno realizzati nei prossimi anni.
"Circa 150 alloggi: il primo lotto è già andato sold out. Ora partiamo con il secondo. Ringraziamo l’ufficio tecnico del Comune e l’Amministrazione tutta per la collaborazione: anche per noi si tratta di una firma importante". Investimento privato di circa 100 milioni di euro, Officine Mak realizzerà opere del valore di 12.5 milioni. "Oggi è una giornata storica per Cologno - sottolineano l’assessore ai Lavori pubblici Loredana Verzino e il sindaco Stefano Zanelli -. Non abbiamo lavorato solo per il recupero di un comprensorio strategico, rimasto vuoto per anni, ma anche per dare un pacchetto di nuovi servizi e opere pubbliche, molte delle quali saranno realizzate già nella prima fase del cantiere".